Afghanistan, Kabul: attentato dei talebani, 16 morti e 119 feriti
16 persone sono morte in seguito a un attentato dei talebani nella città di Kabul, al Green Village, nello zona Est della capitale dell’Afghanistan. Sono invece almeno 119 i feriti. L’esplosione dell’autobomba è avvenuta nella tarda serata del 2 settembre, ma il bilancio delle vittime aumenta di ora in ora e anche molti edifici e abitazioni sono state danneggiate.
Poche ore prima del’attacco si era tenuto un un incontro tra il presidente afghano Ashraf Ghani e l’inviato americano Zalmay Khalilzad per discutere di un eventuale accordo di pace con i talebani. Il Green Village ospita numerose organizzazioni internazionali e strutture di soccorso. L’attentato è stato rivendicato dal portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid e aveva come obiettivo “le potenze straniere”. Il terrorismo ha di nuovo sconvolto la città proprio nel momento in cui sembrava possibile un dialogo tra le varie forze in conflitto, per mettere fine agli ormai 18 anni di guerra.
Zalmay Khalilzad, arrivato da Doha dove si è concluso il nono round di negoziati con gli insorti afghani aveva incontrato il presidente afghano Ashraf Ghani per esporgli le linee dell’accordo: “Abbiamo raggiunto un accordo ‘di principio’ con i talebani, ma ovviamente finché il presidente Trump non lo approverà non è ancora definitivo. L’Intesa prevede che 5000 militari americani lascino l’Afghanistan entro 135 giorni dall’accordo finale “, aveva spiegato lo stesso Khalilzad dopo il colloquio.
I soldati americani presenti attualmente sul suolo afghano sono circa 14mila, anche se già la scorsa settimana il presidente americano Donald Trump aveva annunciato di volerli ridurre a 8600.