Si stringono i cordoni della libertà per donne e informazione in Afghanistan dopo l’avvento del governo dei talebani. Le nuove direttive emanate dal ministero della diffusione della virtù e prevenzione del vizio riguardano i contenuti delle trasmissioni televisive e più in generale dei media, ma anche l’aspetto delle donne.
Ecco le 8 indicazioni:
1. I media non dovrebbero pubblicare serie tv in cui hanno un ruolo le donne.
2. È vietato pubblicare programmi satirici e comici in cui le persone vengono umiliate.
3. È vietato trasmettere film e video che mostrano le parti intime femminili.
4. Sono vietati i film nazionali e stranieri contrari alla Sharia e ai principi afghani.
5. Le giornaliste devono indossare l’hijab islamico.
6. È vieta al trasmissione di fiction e programmi che hanno per oggetto la religione.
7. Le televisioni non dovrebbero trasmettere film che sono contro la Sharia.
8. I media dovrebbero astenersi dal pubblicare programmi e serie in cui la religione e la dignità dell’umanità vengono insultate.
Il portavoce del ministero, Hakif Mohajir, ha precisato che “non si tratta di regole, ma di direttive religiose” e non ha specificato quale possano essere le punizioni per chi trasgredisce questo “direttive”. Inoltre, appare evidente come l’interpretazione di questi otto precetti possa essere molto ampia e che quindi la libertà della popolazione afgana sia sempre più a rischio.
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