Il fratello dell’ex presidente afghano Ashraf Ghani, Hashmat Ghani, ha dichiarato di aver accettato la presa di potere da parte dei talebani ma chiede la formazione di un governo inclusivo. Intervistato da Al Jazeera, Ghani spiega che il riconoscimento del nuovo ordine a Kabul è una necessità “per il popolo afghano” in un momento in cui le forze straniere sono a pochi giorni dal loro ritiro definitivo.
Hashmat Ghani è un uomo d’affari e grande capo della popolazione nomade di Kochi in Afghanistan, ma non ha avuto alcun ruolo politico durante gli otto anni di mandato del fratello.
Negli scorsi giorni ha incontrato i leader talebani. Sui social è stato ampiamente diffuso un video in cui sostiene di appoggiare il movimento. Nel filmato è presente anche Khalil Haqqani, terrorista legato ad Al Quaeda.
Ghani spiega di aver accettato di riconoscere la transizione del potere per mandare un segnale a influenti personaggi politici e del mondo della cultura, così come agli uomini d’affari. Perché se quest’ultimi – che hanno investito milioni nel Paese in scuole e ospedali – si unissero alle decine di migliaia di persone che cercano di fuggire dal Paese, sarebbe “devastante” per l’economia dell’Afghanistan e per il futuro in generale.
Al contrario del fratello che è fuggito il 15 agosto scorso, Hashmat Ghani ha spiegato di non aver mai avuto intenzione di lasciare l’Afghanistan. Tuttora risiede nella sua casa nella parte occidentale della capitale Kabul.
“Se dovessi fuggire, cosa ne sarebbe della mia gente, della mia tribù. Le mie radici sono qui, che tipo di messaggio darei se io scappassi e lasciassi la mia gente nel momento del bisogno?”, sottolinea. Si è detto tuttavia contento della fuga del fratello perché “se fosse stato ucciso, le cose sarebbero peggiorate molto”.