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    Uomini e donne separati nelle università di Herat: la prima “fatwa” dei talebani dal ritorno al potere

    Credit: EPA/HEDAYATULLAH AMID/ANSA
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 21 Ago. 2021 alle 10:08 Aggiornato il 21 Ago. 2021 alle 10:13

    Alle donne sarà vietato frequentare classi miste nelle università pubbliche e private della provincia di Herat, nell’Afghanistan occidentale, dove fino a giugno erano schierati i militari italiani. È quanto prevede la prima “fatwa” emanata dai talebani dal ritorno al potere nella zona, come riportato dall’agenzia di stampa locale Khaama.

    L’ordine è arrivato da alcuni funzionari talebani dopo un incontro di tre ore con i rappresentanti di docenti universitari, atenei e titolari di istituzioni accademiche private di Herat. Al termine della riunione, gli esponenti dei cosiddetti “studenti coranici” hanno affermato che non vi è alcuna giustificazione per proseguire con le classi miste e ne hanno disposto il divieto.

    Secondo il mullah Farid, responsabile dell’istruzione superiore per l’Emirato islamico dell’Afghanistan, che rappresentava i talebani all’incontro avvenuto ieri nella provincia di Herat, bisogna porre termine al sistema di classi miste tra uomini e donne perché questo costituisce “la radice di tutti i mali della società”.

    Come “unica alternativa possibile” all’attuale sistema in vigore negli atenei della provincia occidentale afghana, Farid ha proposto la creazione di classi separate per le donne in cui potranno insegnare solo docenti di sesso femminile o professori “uomini anziani virtuosi“. Il provvedimento riguarderà circa 40mila studenti iscritti e duemila docenti in servizio presso le università e le istituzioni accademiche private e pubbliche della provincia afgana.

    Fino ad oggi, anche sotto il governo sostenuto dall’Occidente, in Afghanistan vigeva un sistema didattico misto con classi separate per ragazzi e ragazze nelle scuole e aule miste nelle università e negli istituti accademici pubblici e privati. La decisione dei talebani – per ora riguardante la sola provincia di Herat ma che potrebbe essere estesa ad altre zone del Paese – rischia di limitare il diritto all’istruzione superiore per le donne afghane.

    La ragione è economica. Secondo l’agenzia di stampa locale Khaama infatti, i rappresentanti dei docenti universitari della provincia hanno denunciato che, poiché le istituzioni private non possono permettersi classi separate per via del limitato numero di ragazze iscritte, migliaia di donne potrebbero non avere più accesso all’istruzione superiore nella zona di Herat.

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