Il governo afghano ha deciso di rinviare le elezioni parlamentari nella sola provincia di Kandahar di una settimana dopo l’ultimo attacco suicida che ha colpito la zona il 18 ottobre 2018 uccidendo anche il capo della polizia provinciale, il generale Abdul Raziq.
La morte dell’uomo forte di Kandahar ha causato un importante vuoto di potere, che ha portato i cittadini a chiedere il rinvio delle elezioni e maggiore sicurezza.
Nello stesso attentato, rivendicato dai talebani, ha perso la vita anche il capo dell’intelligence della provincia, Abdul Mohmin, mentre è rimasto illeso il comandate delle forze Nato, il generale Scott Miller.
È la prima volta dal 2001 che il comandante delle forze americane in Afghanistan rimane coinvolto in un attentato.
Il 17 ottobre un altro attentato ha invece ha colpito la regione meridionale di Lashkar Gah, uccidendo il candidato alle elezioni parlamentari, Jabar Qahraman.
Anche in questo caso, i talebani hanno rivendicato l’attentato.
Intanto, il ministero degli interni ha assicurato che le elezioni si svolgeranno regolarmente nel resto del paese e che saranno prese misure straordinarie per garantire la sicurezza dei votanti.
Non c’è alcun problema “, ha detto ad Al Jazeera Nasrat Rahimi, viceportavoce del ministero degli interni. “Oltre 70mila agenti di sicurezza sono stati attivati per garantire la sicurezza”.
I talebani hanno più volte minaccia di colpire le urne e hanno colpito i candidati per lanciare un chiaro messaggio alla popolazione. I miliziani continuano a contrastare il governo di Ghani ricorrendo ad attentati e omicidi mirati.
Le elezioni parlamentari
Sabato 20 ottobre 2018, 9 milioni di persone sono chiamate in Afghanistan ad eleggere i 249 membri del Parlamento, in vista delle elezioni presidenziali previste invece per il 2019.
I candidati alla Camera bassa sono in totale 2.500 e in 10 hanno perso la vita a pochi giorni dalle elezioni.
Le elezioni parlamentari sono state posticipate da tre anni a causa della forte instabilità che regna nel paese. Inizialmente, l’appuntamento alle urne era stato fissato per luglio del 2017, ma si era deciso di rimandare le elezioni a causa di alcune dispute politiche sulla registrazione degli elettori.
I cittadini infatti possono votate in qualsiasi area del paese, il che comporta un alto rischio di frodi elettorali: la stessa persona potrebbe votare più volte in sedi elettorali diverse.
Le elezioni del 20 ottobre sono importanti non solo perché forniscono una prima indicazione di quello che potrebbe essere il risultato delle presidenziali, ma anche perché dimostrano quanto controllo il governo effettivamente ha sul paese.
In diverse regioni dell’Afghanistan, infatti, il potere è ancora nelle mani dei talebani, che hanno più volte fatto ricorso alla violenza per disincentivare la partecipazione dei cittadini alle elezioni.
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