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    Afghanistan, attentato suicida contro manifestanti a Jalalabad: almeno 19 morti

    Foto di repertorio. Credit:AFP

    Altre 30 persone sono rimaste ferite nell'attentato

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 11 Set. 2018 alle 11:41 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:42

    Un attentatore suicida si è fatto esplodere l’11 settembre 2018 colpendo un gruppo di manifestanti a Jalalabad, nella provincia orientale di Nangarhar in Afghanistan.

    Diciannove persone sono morte nell’attacco e altri 30 manifestanti sono invece rimasti feriti, secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza locali.

    La provincia orientale di Nangarhar è una delle zone maggiormente colpite da attentati suicidi. Nessuno ha ancora rivendicato l’attacco.

    L’attentato dell’11 settembre è solo l’ultimo di una lunga serie. Il 5 settembre 2018 almeno 4 persone hanno invece perso la vita e altre 18 sono rimaste ferite in un attentato kamikaze contro una palestra a Kabul, capitale dell’Afghanistan.

    A essere presa di mira è stata una palestra di addestramento al wrestling a Dasht-e-Barchi, un quartiere prevalentemente sciita della città.

    Il 15 agosto 48 persone sono state uccise e altre 67 sono rimaste ferite nell’esplosione di una bomba in un centro educativo privato nella zona ovest di Kabul,in un quartiere a maggioranza sciita.

    A inizio agosto, invece, un attentato suicida vicino a una moschea sciita ha ucciso almeno 25 persone durante le preghiere del venerdì nella zona orientale dell’Afghanistan, nella città di Gardez.

    Il 31 luglio almeno undici persone sono morte e altre 31 sono rimaste ferite in un attentato avvenuto all’alba a Kabul, capitale dell’Afghanistan.

    Un bus era esploso su una mina e tra le vittime si sono registrate anche donne e bambini.

    Il 26 luglio, invece, almeno 5 persone sono morte e altre 6 sono rimaste ferite in un attentato suicida che nella prima mattina ha colpito un convoglio di agenti dell’intelligence dell’Afghanistan, nella parte ovest di Kabul.

    Quattro delle vittime erano membri della Direzione nazionale della sicurezza, il servizio di intelligence afghano. Due dei morti e alcuni dei feriti sono civili.

    Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, il numero di civili morti nel conflitto che ancora sconvolge l’Afghanistan ha raggiunto un livello record nei primi sei mesi del 2018.

    Da gennaio sono stati registrati 1.692 morti nel paese, molti dei quali causati da attacchi militari e suicidi.

    Notizia in aggiornamento

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