Afghanistan, attacco contro tempio sikh a Kabul: 25 morti e 150 ostaggi. L’Isis rivendica
Almeno 25 persone sono morte dopo che un uomo armato ha lanciato un attacco questa mattina in un tempio della minoranza Sikh nel centro Kabul, in Afghanistan. Il ministro dell’Interno ha detto che l’uomo ha fatto irruzione nel tempio sparando sui fedeli e prendendo in ostaggio 150 persone. L’assalitore è stato ucciso dopo un assedio di sei ore da parte delle forze di sicurezza.
L’attacco è iniziato alle 7,45 ora locale (le 4,15 in Italia). Alcuni report precedenti avevano parlato di un attacco condotto da un gruppo di persone. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis secondo il gruppo di intelligence SITE, che monitora i jihadisti nel mondo. I talebani, principale gruppo di miliziani nel paese, hanno negato ogni coinvolgimento.
Oltre 40 anni di conflitto armato in Afghanistan hanno costretto migliaia di sikh e indù, entrambe le religioni originarie del subcontinente indiano, a fuggire dal Paese e a cercare rifugio all’estero, soprattutto in India. La loro presenza in Afghanistan, dove subiscono discriminazioni sociali e religiose, si è ridotta nel tempo, passando dai circa 200mila fedeli di 30 anni fa ai circa 1.500 di oggi.