Aggiornamento domenica 21 aprile 2019 – Almeno 7 persone sono morte e 8 sono rimaste ferite nell’attacco sferrato da un gruppo di terroristi alla sede del ministero della Comunicazione dell’Afghanistan, nel centro della capitale Kabul. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.
Nelle prime ore del mattino di sabato 20 aprile 2019 si è registrata un’esplosione vicino alla sede del ministero. Poco dopo è iniziato uno scontro a fuoco tra le forze di sicurezza e gli attentatori.
Il capo della polizia, il generale Sayed Mohammad Roshandil, ha detto che un attentatore kamikaze si è fatto esplodere davanti al ministero aprendo così la strada a quattro uomini armati che sono penetrati nell’edificio governativo nonostante l’imponente sorveglianza.
Un portavoce del ministero dell’Interno Nasart Rahimi ha spiegato che le forze di sicurezza hanno bloccato tutte le strade vicino al luogo dell’attacco e che durante una sparatoria innescata con i terroristi sono riusciti a uccidere altri quattro kamikaze prima potessero raggiungere il loro obiettivo vicino all’ufficio postale centrale. Al momento non è giunta alcuna rivendicazione.
L’attacco è partito proprio il giorno dopo che le speranze di colloqui di pace tra il governo del presidente Ghani e i talebani sono crollate, con la delegazione talebana che ha abbandonato il tavolo dei negoziati in corso a Doha, in Qatar.
I talebani non hanno accettato il numero di delegati (250), che il governo afghano aveva intenzione di inviare.
Pochi giorni prima sempre i talebani hanno inoltre dato inizio a una nuova “offensiva di primavera” contro le forze armate afghane in diverse province del paese.
Afghanistan, Isis rivendica l’attentato al ministero della Comunicazione di Kabul