L’Alternative für Deutschland, partito anti-Unione europea e anti-immigrazione tedesco, ha espulso un membro del proprio partito, André Poggenburg, con l’accusa di aver utilizzato uno slogan neonazista in un gruppo WhatsApp, dicendo che questo atteggiamento danneggia l’immagine del partito in vista delle elezioni tedesche del prossimo settembre.
Poggenburg, leader dell’AfD nel land Sassonia-Anhalt, aveva scritto “La Germania ai Tedeschi”, uno slogan spesso usato dal partito di estrema destra NDP, in un gruppo WhatsApp dedicato ai sostenitori del suo partito. Questo slogan è stato per questa ragione considerato di stampo neonazista.
L’AfD, nata nel 2013, ha visto negli anni il proprio consenso salire e ottenuto importanti risultati, salvo poi scendere notevolmente sia nei sondaggi che nelle consultazioni locali nell’ultimo anno. Una delle ragioni della flessione elettorale dell’AfD è statala lotta interna al partito sia tra i diversi dirigenti sia nei confronti di una parte dei militanti che talvolta ha utilizzato slogan affini a quelli dei movimenti neonazisti.
Proprio in occasione dell’espulsione di Poggenburg, la dirigenza dell’AfD ha notato come nei gruppi WhatsApp spesso si trovino riferimenti a idee di estrema destra e reclami irredentisti riguardo i confini della Germania, una serie di affermazioni che, sempre secondo i dirigenti, possono far spostare il partito verso posizioni di destra radicale, mettendolo in cattiva luce in un anno elettorale.