L’ex sindaco di New York, il miliardario Michael Bloomberg, ha annunciato che verserà 4,5 milioni di dollari per coprire il mancato finanziamento degli Stati Uniti all’accordo sul clima di Parigi.
“L’America ha preso un impegno e, come americano, se il governo non ha intenzione di farlo, tutti noi abbiamo la responsabilità. Sono in grado di farlo. Quindi, sì, ho intenzione di inviare un assegno per i soldi che l’America aveva promesso, come se la somma arrivasse dal governo federale”, ha detto Bloomberg in una intervista concessa all’emittente statunitense Cnbc.
L’accordo sul clima era stato firmato, per parte americana, dall’allora presidente Barack Obama. Il suo successore Donald Trump ha però annunciato che Washington uscirà dall’accordo.
Dopo il passo indietro di Trump, Bloomberg si è messo alla guida di circa mille uomini d’affari e funzionari governativi americani che si sono attivati per far sì che l’impegno assunto dagli Stati Uniti venga comunque onorato.
Il magnate 76enne, che vanta un patrimonio stimato in 40 miliardi di dollari, si è anche impegnato a raccogliere 15 milioni di dollari per l’ente clima delle Nazioni Unite. Che effetti avrà il ritiro degli Usa dall’accordo sul clima
L’accordo sul clima è stato raggiunto nel dicembre 2015, durante la conferenza di Parigi (Cop21).
Il testo prevede di bloccare a partire dal 2020 la crescita della temperatura “al di sotto dei due gradi” e impegna i paesi a sforzarsi a non superare gli 1,5 gradi.
Inoltre i paesi industrializzati si sono impegnati ad alimentare un fondo annuo da 100 miliardi di dollari per il trasferimento delle tecnologie pulite nei paesi non in grado di fare da soli il salto verso la green economy.
“È pericoloso continuare a fare quello che stiamo facendo”, ha detto Bloomberg nell’intervista alla Cnbc. “Se tutti facessero la cosa giusta, sarebbe meglio, ma se alcune persone o alcuni paesi fanno la cosa giusta ne beneficiamo tutti”, ha aggiunto.
Bloomberg si è anche detto ottimista sul fatto che Trump possa cambiare idea e mantenere gli Stati Uniti all’interno dell’accordo.
“Si sa che cambierà idea, è vero. Ma dovrebbe cambiare idea e dire: guarda, qui c’è davvero un problema, l’America è parte del problema, l’America è una grande parte della soluzione e dovremmo stare all’interno dell’accordo per aiutare il mondo a fermare un potenziale disastro”, ha dichiarato l’ex sindaco di New York, in carica dal 2002 al 2013.
Bloomberg ha anche sottolineato che mantenere il paese nell’accordo e preservare l’ambiente per le generazioni future è ciò che gli americani vogliono fare