Giovedì 26 febbraio la Corte costituzionale sudcoreana ha abolito una legge introdotta 62 anni fa che criminalizzava i rapporti sessuali extraconiugali.
Secondo i termini prestabiliti dalla legge, l’adulterio in Corea del Sud era punibile con due anni di carcere.
Sebbene 5.400 persone siano state incriminate per questo reato negli ultimi sette anni, soltanto pochi casi sono stati puniti con il carcere.
“La legge è incostituzionale poichè viola il diritto delle persone a compiere le proprie decisioni riguardo ai loro comportamenti sessuali e la libertà e la segretezza della loro vita privata”, ha dichiarato il giudice della Corte costituzionale Seo Ki-seok.
Il dibattito circa il reato d’adulterio si era intensificato negli ultimi anni in Sud Corea.
I sostenitori della legge la ritenevano promotrice della monogamia e dell’integrità delle famiglie, mentre chi si opponeva criticava l’intromissione del governo nella vita privata dei cittadini.
In seguito al verdetto, le azioni della Unidos Corp, azienda sudcoreana produttrice di preservativi, sono aumentate del 15 per cento sul mercato nazionale Kosdaq.
In rialzo anche le quotazioni della Hyundai Pharmaceutical Company, che tra i suoi prodotti include la pillola del giorno dopo e test di gravidanza.