Secondo un recente studio scientifico condotto da ricercatori inglesi e francesi, ci sarebbe il cinquanta percento di possibilità che un’area significativa dell’oceano Atlantico settentrionale si raffreddi notevolmente entro la fine del secolo, e che questo influenzi fortemente le temperature dei paesi della costa atlantica.
Lo scenario, che ricorda quello del film catastrofico The Day After Tomorrow, è ben peggiore rispetto a qualsiasi previsione effettuata finora dai climatologi. In nessun caso, infatti, si immaginava un possibile arresto della corrente dell’oceano Atlantico prima di centinaia di anni.
I 40 modelli analizzati dagli studiosi delle università di Bordeaux e Southampton prevedono un rallentamento della circolazione oceanica (o termoalina), il fenomeno alla base della più nota corrente del Golfo, che consente alle coste europee di avere temperature miti grazie al trasporto delle acque calde provenienti dalla Florida.
Secondo l’IPCC (il panel intergovernativo sul cambiamento climatico), questo rallentamento dovrebbe verificarsi molto gradualmente: un rapido raffreddamento dell’Atlantico settentrionale in tempi brevi sarebbe infatti improbabile.
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I nuovi esami degli oceanografi, tuttavia, si sono concentrati sul Mare del Labrador, tra Canada e Groenlandia, uno dei punti di passaggio della corrente oceanica. Qui si verifica il fenomeno della convezione: l’abbassamento delle temperature dell’acqua in superficie ne fa aumentare la densità e le porta ad affondare, consentendo alle acque di profondità, più calde, di emergere, cosi da evitare la formazione di una calotta di ghiaccio.
Gli algoritmi dei ricercatori anglo francesi avrebbero riscontrato rapide variazioni nella temperatura delle acque e 7 modelli su 40, alla luce di questi dati, avrebbero previsto un completo arresto della convezione.
Ciò potrebbe comportare un improvviso raffreddamento del Mare del Labrador, con un drastico abbassamento delle temperature sulle coste dell’Atlantico settentrionale.
Se le previsioni si dovessero avverare e l’Atlantico del nord si raffreddasse veramente nei prossimi anni, il team ritiene che le politiche di adattamento climatico per le regioni costiere bagnate dall’oceano dovranno in futuro inevitabilmente tener conto di questo fenomeno.
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