Nonostante il suo successo alle elezioni di novembre scorso, sembra che il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump non stia riscuotendo un grandissimo successo presso i cittadini americani.
In particolare, un recente sondaggio della Gallup indica che il presidente, insediatosi solo il 20 gennaio scorso, ha toccato dopo otto giorni un livello di gradimento al di sotto del 50 per cento, traguardo negativo che per alcuni suoi predecessori era giunto solo dopo tre anni di presidenza.
È infatti piuttosto normale che un presidente degli Stati Uniti, secondo i sondaggi, tocchi prima o poi un picco negativo nel gradimento presso i suoi concittadini, evidente nel momento in cui più del 50 per cento di questi disapprova il suo operato.
Nel caso di Obama, per esempio, questo momento era arrivato dopo 936 giorni, ovvero quasi tre anni, e anche per i presidenti prima di lui le cifre erano state variabili ma generalmente molto alte: 727 giorni per Reagan, 1336 per Bush sr., 573 per Bill Clinton e 1205 per George W. Bush.
In casi rari come quelli di Eisenhower o Ford, un tasso di disapprovazione maggioritario non è mai stato raggiunto durante il loro mandato.
Secondo un recentissimo sondaggio della Gallup effettuato su 1.500 cittadini statunitensi, invece, il grado di approvazione del governo Trump tocca il 42 per cento, mentre la percentuale di chi ne disapprova l’operato è al 51 per cento. Il restante 7 per cento è indeciso e non si esprime ancora.
La società Gallup ha monitorato il grado di approvazione dei presidenti statunitensi dal 1945.
Di seguito, i dati di alcuni presidenti a confronto, e l’andamento del grado di approvazione e disapprovazione di Trump negli ultimi giorni di gennaio:
(Credit: Forbes su dati Gallup)