Le 62 persone più abbienti al mondo oggi possiedono più ricchezza della metà della popolazione mondiale. Nel 2010 erano 388 le persone più ricche, un numero che negli ultimi anni si è si è andato assottigliando.
I dati sono stati diffusi dall’organizzazione non governativa Oxfam prima del Forum Economico Mondiale di Davos, che si terrà dal 20 al 23 gennaio in Svizzera. Oxfam ha messo anche in evidenza che l’uno per cento della popolazione possiede più del restante 99 per cento.
Oggi, i 62 più ricchi possiedono ricchezze pari a quelle di 3,6 miliardi di persone, il 50 per cento più povero della popolazione del pianeta, che ha circa 7,4 miliardi di abitanti.
Il divario tra i super-ricchi e tutto il resto del mondo si allarga sempre più anche a causa dell’evasione delle tasse e dell’uso paradisi fiscali da parte dei più abbienti.
(Un grafico della Bbc mostra come le ricchezze dei benestanti siano aumentate, mentre sono diminuite quelle dei più poveri)
Mark Goldring, direttore esecutivo di Oxfam nel Regno Unito, ha spiegato che, per evitare che la situazione peggiori, sarebbe necessario “mettere fine all’era dei paradisi fiscali che ha permesso ai magnati e alle multinazionali di sfuggire alle loro responsabilità verso la società, nascondendo enormi capitali all’estero”.
“In un mondo dove una persona su nove va a letto affamata ogni notte, non possiamo permetterci di lasciare che i più ricchi si aggiudichino una fetta sempre più grande della torta,” ha detto Goldring.
Oxfam afferma che, per contrastare la concentrazione delle ricchezze e scongiurare una nuova crisi economica, è necessario investire nei servizi pubblici e nel rilancio dei salari minimi.
L’ong britannica ritiene che le risorse per fare tutto ciò ci sarebbero, basterebbe che i governi recuperassero quei miliardi di dollari che ogni anno sfuggono alla tassazione.
(Una grafica elaborata da Oxfam sulla concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi grandi miliardari)