“Numeri insolitamente alti”: così Alexandra Bilak, direttrice dell’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) commenta le cifre dell’ultimo bilancio delle opng Internal Displacement Monitoring Centre e Norwegian Refugee Council pubblicato oggi. Si parla di sfollati e i numeri toccano picchi mai raggiunti: nel 2020, 40,5 miliondi persone nel mondo sono state costrette a spostarsi all’interno dei propri Paesi a causa di conflitti e disastri naturali. L’anno scorso, sottolinea il rapporto, 30,7 milioni di persone hanno lasciato le proprie case a causa di disastri naturali e altre 9,8 milioni a causa di conflitti e violenze.
L’aumento degli sfollati interni è stato “senza precedenti”: il numero è ora più del doppio dei circa 26 milioni di persone che sono fuggite oltre i confini come rifugiati.
“È scioccante che lo scorso anno qualcuno sia stato costretto a fuggire dalla propria casa all’interno del proprio Paese ogni secondo”, sostiene il capo del Norwegian Refugee Council, Jan Egeland. “Non stiamo proteggendo le persone più vulnerabili del mondo da conflitti e disastri”.