Le denunce di aggressioni e furti avvenuti a Colonia, in Germania, nella notte tra il 31 dicembre del 2015 e il primo gennaio del 2016 sarebbero più di 500, di cui circa il 40 per cento per molestie sessuali contro donne (qui un riassunto di cosa è successo). Secondo il Ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas il tutto sarebbe stato “pianificato”.
Non è ancora chiaro quante delle accuse siano fondate, ma visto il numero di denunce pervenute e le testimonianze raccolte dai giornali e le forze dell’ordine si pensa possano essere state centinaia se non migliaia le persone che, divise in gruppi di 30 o 40 persone circa, si sarebbero rese protagoniste di aggressioni in particolare contro donne isolate.
Sempre secondo i racconti, la maggior parte degli aggressori sarebbero stati di origine nordafricana o mediorientale. Ad oggi le autorità sono riuscite a individuare 31 responsabili degli episodi, di cui 18 richiedenti asilo.
Questi fatti hanno portato parte dell’opinione pubblica tedesca a criticare la politica pro-accoglienza della cancelliera Angela Merkel.
Tra il 10 e l’11 gennaio hanno avuto luogo a Colonia anche una serie di incidenti di “reazione”, sfociati in alcuni casi in una vera e propria caccia allo straniero. Per questa ragione Heiko Maas, ministro della Giustizia tedesco, ha dichiarato che non esistono giustificazioni per chi prende di mira gli stranieri in seguito ai fatti di Capodanno.
Domenica 10 gennaio alcuni manifestanti del movimento di estrema destra Pegida, in piazza contro le molestie sessuali di Colonia, sono stati protagonisti di alcuni scontri con la polizia.
Un sondaggio dell’emittente televisiva Ard ha mostrato come nell’aprile del 2015 i giudizi favorevoli sull’operato della Merkel fossero il 75 per cento e come, oggi, siano scesi al 58 per cento.
— COSA È SUCCESSO LA NOTTE DI CAPODANNO A COLONIA