Sale a cinque il numero delle vittime delle proteste in Venezuela contro il presidente Nicolas Maduro. Scontri tra polizia e protestanti sono scoppiati dopo giorni di manifestazioni e una quinta persona è morta in seguito a una sparatoria, ma non è chiaro chi sia responsabile della morte dell’uomo. Alcuni gruppi di opposizione sostengono che la colpa sia dei colectivos, i gruppi armati che sostengono il governo.
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Migliaia di venezuelani sono scesi in strada a Caracas giovedì 13 aprile. Gli ufficiali del paese hanno confermato la morte della quinta persona dall’inizio delle proteste, arrivate alla terza settimana.
I giudici hanno annunciato che indagheranno sulla morte di un altro dei manifestanti, Miguel Colmenares, ucciso da uno sparo durante le proteste a Barquisimeto martedì 11 aprile.
Decine di persone sono rimaste ferite e più di 100 sono state arrestate durante gli scontri in varie città del paese nelle ultime settimane.
Alfonso Marquina, un rappresentante dell’opposizione politica, ha identificato la quinta vittima in Antonio Gruseny Calderon, definendolo “un’altra vittima della dittatura”.
Un ragazzo di 14 anni è stato ucciso negli scorsi giorni durante le proteste antigovernative. Il 14enne è vittima dei colectivos, i gruppi armati pro-governativi.
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