Secondo un report diffuso dall’Unione europea, entro la fine del 2016 altri 3 milioni di migranti potrebbero raggiungere l’eurozona, oltre ai 700mila già arrivati dall’inizio del 2015.
Circa 600mila migranti sarebbero attesi tra novembre 2015 e febbraio 2016, secondo le statistiche dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), e tra questi, circa 5mila al giorno in Turchia.
La Commissione europea non nasconde le difficoltà che si sono presentate e si presenteranno per accogliere coloro che hanno abbandonato i propri Paesi per ragioni politiche o economiche. Nonostante questo, segnala che, entro qualche anno, l’arrivo dei migranti potrebbe influire in maniera positiva sulla situazione finanziaria dei Paesi ospitanti.
Secondo l’Unione europea, gli stati che più hanno risentito del flusso massiccio di migranti sono stati Italia e Grecia, per gli arrivi via mare, Ungheria e Austria, per i migranti che si sono mossi nell’entroterra, e Germania e Svezia in quanto Paesi prediletti come meta finale.
Analizzando i dati del report della Commissione, è la Svezia il Paese europeo che ha accolto il più alto numero di migranti pro capite e l’impatto sull’economia interna è stato dello 0,5 per cento, mentre gli altri Paesi sono stati affetti dal fenomeno al massimo per lo 0,2 per cento.