Con la fine del 2018 cessa anche la produzione da parte della Banca centrale europea delle banconote da 500 euro.
La decisione è stata presa nel 2016 come misura di contrasto al riciclaggio di denaro: la Bce ritiene infatti che una banconota di taglio così alto “possa facilitare attività illegali”.
“La banconota da 500 euro manterrà sempre il suo valore e portà essere cambiata presso le banche centrali dell’Eurosistema per un periodo di tempo illimitato”, ha chiarito l’istituto guidato da Mario Draghi.
In altre parole, si potrà continuare a usare i biglietti 500 come mezzo di pagamento, ma, dato che non si procederà all’emissione di nuove banconote, si andrà incontro a un loro graduale esaurimento.
Il provvedimento è stato criticato dalla banca centrale tedesca, la Bundesbank, che ha sottolineato come la banconota da 500 euro rappresenti appena il 3 per cento degli scambi che avvengono nell’Eurozona, ma un’enormità, in termini di valore assoluto, pari a quasi 300 miliardi di euro.
Il 2019 sarà dunque l’anno in cui i biglietti da 500 euro andranno fuori circolazione. Ma sarà anche l’anno in cui debutteranno le nuove banconote da 200 e 100 euro.
I vecchi modelli saranno sostituiti a partire dal 28 maggio. Quelli nuovi sono stati studiati per prevenire le contraffazioni.
Su ognuna di queste nuove banconote, infatti, è stato inserito in alto a destra un controllo visivo in cui il simbolo dell’euro rotea intorno al numero che indica il valore della moneta. In basso a sinistra, invece, muovendo la banconota, questa cambia colore passando dal verde al blu, mentre un ologramma si muove in alto e in basso.