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    18mila morti per terrorismo

    Lo dice il rapporto Global Terrorism Index 2014. Due terzi sono dovuti ad attentati di gruppi jihadisti

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 18 Nov. 2014 alle 21:47 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:11

    Nel 2013 ci sono stati 10mila attentati terroristici che hanno causato 18mila vittime. Questo è ciò che emerge dal Global Terrorism Index 2014, rapporto pubblicato dall’Insitute for Economics and Peace (Iep).

    Il 66 per cento di questi attentati è stato compiuto dai gruppi jihadisti dell’Isis, di Al Qaeda, di Boko Haram e dei guerriglieri talebani, gruppi che, a detta del rapporto, “ricorrono a ideologie basate su interpretazioni estreme dell’Islam wahabita”.

    Il Paese che ha pagato più caro il prezzo del terrorismo è stato l’Iraq, dove sono morte 6.300 persone: circa un terzo di tutte le vittime del terrorismo del 2013. Se all’Iraq si aggiungono poi la Siria, l’Afghanistan, il Pakistan e la Nigeria, i morti salgono allora a 15mila: oltre l’80 per cento del totale.

    “Con la destabilizzazione della Siria, che è ora dilagante anche in Iraq, abbiamo notato il rapido aumento del terrorismo” ha detto Steve Killea, presidente dell’Iep, commentando i numeri del rapporto.

    La destabilizzazione di questi Paesi è una possibile spiegazione del trend con cui il terrorismo è cresciuto negli ultimi anni: se nel 2000 – l’anno prima degli attentati dell’11 settembre e dell’inizio della guerra al terrorismo – le vittime di attacci terroristici sono state poco più di 3mila, nel 2012 sono state oltre 11mila, fino a raggiungere le 18mila nel 2013.

    A pagare caro il prezzo del terrorismo sono anche i bambini. Il capo delle operazioni umanitarie dell’Onu, Valerie Amos, ha notato che “nel 2014 in Iraq si ritiene che siano stati uccisi o mutilati 700 bambini” e che “5,2 milioni di persone hanno bisogno di aiuto, gli sfollati dall’inizio del 2014 sono oltre 2 milioni, di cui la metà bambini”.

    Questo rapporto è arrivato a pochi giorni di distanza dal video dell’Isis in cui è stata mostrata l’avvenuta uccisione dell’ostaggio americano Peter Kassig insieme alla decapitazione di 16 soldati siriani.

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