Domenica 22 maggio, un incendio scoppiato all’interno di un dormitorio in una scuola nel nord della Thailandia ha causato la morte di almeno 17 studentesse, mentre altre cinque sono rimaste ferite (di cui due gravemente) e altre due risultano ancora disperse.
Venti ragazze sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco, ha raccontato ai media locali Sawang Momdee, capo dell’unità dei vigili del fuoco di Chiang Rai che ha condotto le operazioni di salvataggio.
L’incendio si è sviluppato intorno alle 23 (ora locale) di domenica e ha coinvolto l’edificio che ospitava al momento 38 studenti, soprattutto ragazze di età compresa fra i cinque e i tredici anni. Le fiamme si sono propagate all’interno del dormitorio di Pithakkiart Witthaya a Chiang Rai, nel nord della Thailandia, mentre gli studenti dormivano.
La scuola privata di Pithakkiart Witthaya è attiva da cinque anni e i suoi corsi sono frequentati prevalentemente a 142 studenti delle scuole elementari. Inoltre, la scuola ha al suo interno un edificio adibito a dormitorio dove il 60 per cento dei bambini che vi alloggiano provengono da famiglie poverissime dei villaggi circostanti. Qui i ragazzi possono ricevere un’istruzione gratuita e un alloggio.
“Qui regna ancora il caos”, ha raccontato alla CNN il direttore della scuola Rewat Wassana. “Stiamo procedendo con l’identificazione delle vittime, pertanto nessun genitore può ancora riconoscere i corpi dei loro figli morti nell’incendio”.
Non è chiaro quali siano state le cause dell’incendio, secondo fonti della polizia locale. “Stavamo cercando di salvare tutti attraverso la finestra, ma il fuoco si è diffuso troppo rapidamente”, ha dichiarato il capo dei vigili del fuoco. “Abbiamo fatto del nostro meglio”.
In un messaggio sulla pagina Facebook, i dirigenti della scuola hanno postato un’immagine e hanno comunicato che quest’ultima rimarrà chiusa fino a venerdì 27 maggio.
(Qui sotto ciò che rimane del dormitorio nella scuola thailandese dove almeno 17 studentesse sono rimaste uccise)