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    Catturato in Siria un jihadista complice degli attentati dell’11 settembre

    Negli attentati dell'11 settembre 2001 morirono 2996 persone

    Mohammed Haydar Zamm è stato fatto prigioniero dalle milizie curde dell'Ypg: faceva parte della cellula di Al-Qaeda ad Amburgo

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 20 Apr. 2018 alle 16:25 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:09

    I miliziani curdi dell’Unità di protezione popolare (Ypg) hanno catturato in Siria un jihadista tedesco di origine siriana ritenuto complice degli attentati dell’11 settembre 2001 a New York e Washington.

    Si tratta di Mohammed Haydar Zammar, 50 anni, considerato parte della cellula di Al-Qaeda ad Amburgo che fornì assistenza logistica ai terroristi dell’11 settembre.

    Secondo quanto riferito dall’Ypg, l’uomo è stato catturato nel nord della Siria. La notizia è stata poi confermata dagli Stati Uniti.

    “Possiamo confermare che Mohammad Haydar Zammar, un cittadino tedesco nato in Siria, è stato catturato più di un mese fa in Siria”, ha detto il portavoce del Pentagono, Eric Pahon.

    Nato in Siria, Zammar era immigrato in Germania con la famiglia nel 1971.

    Si ritiene che Zammar abbia reclutato alcuni dei terroristi dell’11 settembre 2001, tra cui uno dei dirottatori degli aerei, Mohammed Atta.

    Fu lui a convincere Atta e altri ad andare ad addestrarsi in Afghanistan nei campi di Al Qaeda.

    Secondo il rapporto sugli attentati della commissione del governo degli Stati Uniti, l’uomo catturato dai curdi aveva un ruolo da leader nel gruppo jihadista di Amburgo.

    Tuttavia non è mai stato chiarito se l’uomo fosse a conoscenza dei piani per gli attacchi dell’11 settembre e si fosse limitato a un supporto logistico ai terroristi.

    Zammar era già stato arrestato in Marocco nel dicembre 2001 e poi trasferito in Siria, dove nel 2007 era stato condannato a 12 anni di carcere per essere stato membro dei Fratelli Musulmani.

    Era stato rilasciato dalla prigione dopo l’inizio delle rivolte nel paese mediorientale.

    Nel 2014 aderì al sedicente Stato Islamico o Isis, per conto del quale fu mandato come emissario in Egitto allo scopo di creare un collegamento con la rete jihadista locale, a cominciare dal gruppo Ansar Beit al-Maqdis.

    Negli attentati del’11 settembre 2001 a New Yor e Washington morirono 2.996 persone, inclusi 19 terroristi, e ne rimasero ferite altre 6.400.

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