In Sud Sudan è a rischio la vita di 100 mila persone tagliate fuori dagli aiuti necessari alla sopravvivenza. Sono intrappolate da combattimenti nella regione di Jonglei, in Sud Sudan, tra le forze governative e i ribelli.
Il conflitto etnico tra il governo e tribù rivali si sta espandendo a macchia d’olio nel Paese portando migliaia di persone a cercare rifugio in zone paludose infestate dalla malaria.
Il più giovane Paese al mondo rischia ora di sprofondare in una guerra civile dopo solo due anni di indipendenza.
Secondo quanto dichiarato oggi da Valery Amos, sottosegretario generale Onu per gli affari e le emergenze umanitarie, “i combattimenti stanno minacciando la vita di 100 mila civili e impediscono alle organizzazioni umanitarie di raggiungere la popolazione con gli aiuti necessari alla loro sopravvivenza”.
A breve è probabile anche che scoppi un’epidemia di morbillo tra i bambini e – stanti le attuali condizioni di isolamento della regione – risulterebbe fatale.