Spread oggi in tempo reale: 4 dicembre 2019
Qual è il valore dello spread oggi? In questo articolo potete trovare in tempo reale tutti i dati sul differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi. Monitorare costantemente il dato è molto importante: dai valori di questo indicatore economico dipendono infatti molte scelte di politica economica del nostro paese. Ecco allora tutti i dati sullo spread.
Spread in tempo reale: la diretta LIVE
Di seguito il dato di oggi, mercoledì 4 dicembre 2019:
ore 17,30 – 159,9
ore 17,00 – 160,2
ore 16,30 – 161,1
ore 16,00 – 160,8
ore 15,30 – 160,3
ore 15,00 – 160,7
ore 14,30 – 161
ore 14,00 – 161,3
ore 13,30 – 162,2
ore 13,00 – 162,5
ore 12,30 – 163,1
ore 12,00 – 163,6
ore 11,30 – 164,1
ore 11,00 – 164,1
ore 10,30 – 165,3
ore 10,00 – 165,9
ore 09,30 – 164,8
ore 09,00 – 162,2
Cosa è lo Spread: significato
Ma così è il differenziale Btp/Bund? Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
Il differenziale Btp/Bund è un indicatore fondamentale per comprendere lo stato di salute dell’economia italiana. Se il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è troppo alto, infatti, salgono molto anche gli interessi sul debito pubblico che l’Italia deve pagare ai suoi creditori.