Spread oggi in tempo reale: 23 settembre 2019
Tutti i valori dello spread in tempo reale. In questo articolo vi diamo conto minuto per minuto del differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi. Un dato da monitorare con costanza perché influenza direttamente le politiche economiche del nostro paese, specie in vista della manovra di bilancio.
Spread in tempo reale: la diretta LIVE
Di seguito il dato di oggi, lunedì 23 settembre 2019.
Ecco l’andamento in tempo reale dello spread:
ore 17.30 – 141.5
ore 17.00 – 141.5
ore 16.30 – 141.3
ore 16.00 – 141.5
ore 15.30 – 141.2
ore 15.00 – 141.4
ore 14.30 – 142.3
ore 14.00 – 142.2
ore 13.30 – 141.8
ore 13.00 – 141
ore 12.30 – 142.3
ore 12.00 – 143.1
ore 11.30 – 143.2
ore 11.00 – 143.1
ore 10.30 – 143.7
ore 10.00 – 143.3
ore 09.30 – 141.6
ore 09.00 – 142.8
Cosa è lo Spread: significato
Ma così è il differenziale Btp/Bund? Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
Il differenziale Btp/Bund è un indicatore fondamentale per comprendere lo stato di salute dell’economia italiana. Se il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è troppo alto, infatti, salgono molto anche gli interessi sul debito pubblico che l’Italia deve pagare ai suoi creditori.
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