Spread oggi Italia 9 febbraio 2021 in tempo reale
Qual è il valore dello spread oggi? Il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi è un parametro importante che ci aiuta a capire la percezione dei mercati sull’Italia. Da questo indicatore economico dipendono infatti molte scelte di politica economica del nostro Paese. Lo spread in Italia da diversi giorni si è notevolmente abbassato, arrivando sotto quota 100: un dato che non si registrava da anni. Tutto merito di Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio incaricato, in questi giorni al lavoro per formare un Governo. La fiducia dell’Europa e dei mercati nei confronti dell’ex numero 1 della Bce è alta, e questo si ripercuote favorevolmente sullo spread in Italia. Ecco allora tutti i dati sullo spread.
Spread in tempo reale: la diretta LIVE
Di seguito il dato di oggi, martedì 9 febbraio 2021:
Ore 9,45 – 95.6
Ore 9,30 – 95.4
Ore 9,20 – 95.6
Ore 9 – 95.5
Prosegue la fiducia dei mercati nell’Italia dopo la nomina di Mario Draghi come premier incaricato. Dopo aver chiuso a 93.3, lo spread oggi in Italia – martedì 9 febbraio 2021 – in mattinata si attesta intorno ai 95.5 punti base nel differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi. Si tratta dei valori minimi dal 2015. Bene anche le contrattazioni in Borsa. Piazza Affari mai così in rialzo da un anno.
Cosa è lo Spread: significato
Ma così è il differenziale Btp/Bund? Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
Il differenziale Btp/Bund è un indicatore fondamentale per comprendere lo stato di salute dell’economia italiana. Se il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è troppo alto, infatti, salgono molto anche gli interessi sul debito pubblico che l’Italia deve pagare ai suoi creditori.
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