Lo spread di oggi in tempo reale
Anche oggi, venerdì 30 agosto 2019, occhi puntati sui valori dello Spread. Il differenziale Btp Bund, infatti, rappresenta la fiducia dei mercati finanziari nei confronti del nostro Paese e finora, mentre si corre verso un governo Conte bis sostenuto da M5S e Pd, il “termometro della fiducia” è rimasto basso.
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Lo spread chiude a 170 punti base rispetto ai 167 di ieri, dopo aver toccato un massimo di giornata a 176 punti base. La risalita è dovuta alle nuove tensioni sulla formazione della maggioranza Pd-M5S dopo il discorso di Di Maio. Il tasso sul decennale del Tesoro è allo 0,99 per cento.
Corre lo spread dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio: “Nostri punti in programma o meglio andare al voto”. Il differenziale Btp-Bund sale a 176 punti base col tasso sul titolo a 10 anni del Tesoro all’1,05 per cento.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco ha aperto in rialzo questa mattina. Il differenziale è tornato a 170 punti base (167 alla chiusura di ieri) con un rendimento del decennale italiano pari allo 0,99 per cento.
Lo spread di giovedì 29 agosto
Nella giornata di giovedì 29 agosto, lo spread Btp/Bund, si è tenuto su valori piuttosto bassi per tutta la giornata, sotto ai 160 punti base.
Cosa è lo Spread: significato
Lo Spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi il differenziale viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
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