Lo spread di oggi in tempo reale
Anche oggi, martedì 27 agosto 2019, è alta l’attenzione per i valori dello spread. Il differenziale Btp-Bund rappresenta la fiducia dei mercati finanziari nei confronti del nostro paese e la difficile situazione politica determinata dall’apertura della crisi di governo potrebbe comportare una crescita dei tassi d’interesse sui nostri titoli di Stato.
Finora lo spread è rimasto stabile sotto i 200 punti base. Ma i valori potrebbero cambiare se i tempi per un accordo di governo dovessero allungarsi. Fino a martedì, giornata di nuove consultazioni non si avranno risposte e i mercati potrebbero non reagire bene a questa situazione di stallo.
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Lo spread tra il Btp e il Bund scende a 182 punti base, segnando i minimi da un mese, con i mercati che guardano positivamente ad un futuro governo M5S-Pd. Il tasso sul decennale del Tesoro scende all’1,13%, il livello più basso da settembre 2016.
Lo spread di lunedì 26 agosto
Nella giornata di lunedì 26 agosto, lo spread Btp/Bund, è rimasto stabile sotto quota 200 punti base, segno che la crisi di governo non influenza i mercati. In questi giorni lo spread è in costante calo, dopo che si era alzato nei giorni dell’apertura della crisi.
Cos’è lo spread: significato
Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi il differenziale viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
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