Lo spread di oggi in tempo reale
Lo spread apre ancora in calo, a quota 190 punti base con un tasso di rendimento del decennale italiano dell’1,27 per cento.
Anche oggi, venerdì 23 agosto 2019, come ogni giorno, l’attenzione è massima per i valori dello spread. Il differenziale Btp-Bund è infatti un indicatore rilevante del livello di fiducia dei mercati finanziari nel confronto del nostro Paese e l’impasse politico-istituzionale può favorire una crescita dei tassi d’interesse sui titoli di Stato italiani.
Negli ultimi giorni lo spread ha dimostrato nonostante tutto una certa stabilità, muovendosi intorno ai 210-220 punti base. Ma si tratta comunque di un dato molto alto, se si considera l’elevato livello di debito pubblico e le difficoltà italiane ad abbassare il rapporto deficit/pil per tenere sotto controllo il debito.
I prossimi giorni saranno certamente importanti anche per le reazioni che potrebbero avere i mercati. La manovra di bilancio 2019 comincia ad avvicinarsi, e anche l’andamento dello spread può influenzare le misure da prendere per tenere in ordine i conti pubblici.
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Qui lo spread in tempo reale:
Cos’è lo spread: significato
Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi il differenziale viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.
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