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    Reddito di cittadinanza, il presidente dell’Inps: “Un milione e 270mila domande a fine maggio”

    Credit: Ansa
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 2 Giu. 2019 alle 17:57 Aggiornato il 2 Giu. 2019 alle 18:20

    Reddito di cittadinanza Tridico Festival Trento | Tridico | Inps

    Fino al 31 maggio sono state consegnate un milione e 270mila domande per il reddito di cittadinanza. Il 25 per cento delle richieste è stato respinto. A chiarire i numeri è stato Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps, intervenuto nel corso del Festival dell’economia di Trento domenica 2 giugno.

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    “Fino al 31 maggio sono state 1 milione e 270 mila, sono in linea con quelle previste e c’è un tasso di rifiuto del 25 per cento, cioè quelle respinte. Se si conferma questo andamento avremo 1 miliardo l’anno che poi potrà essere utilizzato dal Governo”, ha dichiarato Tridico.

    E sulle notizie che erano circolare sulle possibili destinatari che avevano rifiutato il reddito di cittadinanza, Tridico ha affermato: “Voi avete sentito parlare di una grossa fake news, cioè 100mila persone che hanno restituito il reddito ma non è vero. Ci sono stati 12 casi, ad esempio Genova, Napoli e Palermo, dove delle persone si sono informate sul come rifiutare il reddito”

    “Ma sapete perché?” ha chiesto Tridico. “Sono state le aziende per cui queste persone lavoravano in nero, per evitare sanzioni, a consigliare ai beneficiari di rinunciare”.

    E quanto alla situazione del Trentino, Tridico ha affermato: “Abbiamo avuto 4.147 domande di reddito di cittadinanza anche qui ed abbiamo avuto un numero importante di domande e di respingimenti, del 26 per cento, in linea con il dato nazionale, che sottende un dato di vulnerabilità che arriva fino al ricco Trentino”.

    Reddito di cittadinanza | Le opinioni degli economisti al Festival dell’Economia di Trento

    Nel corso del Forum dell’economia di Trento, è arrivata una netta bocciatura del reddito di cittadinanza da parte degli economisti che hanno preso parte al Festival.

    “È uno strumento di assistenza sociale”, hanno dichiarato, sottolineando che il reddito d’inclusione approvato dal governo Gentiloni non è che un’evoluzione del Rei.

    Philippe Van Parijs, economista e filosofo belga, ha affermato a Business Insider: “Per certi aspetti il reddito di cittadinanza mi piace, ma mi chiedo come possa funzionare con tutta la struttura burocratica che è stata creata intorno, a cominciare dai Navigator. Una figura che ho scoperto qui, a Trento”.

    Hilary Hoynes, docente all’Università di California Berkeley e membro dell’American Academy of Art and Sciences, ha invece dichirato: “Le forme di sostegno per chi non ha redditi o per chi li ha insufficienti sono una scelta indispensabile in una società più equa, ma le modalità con cui questi programmi si applicano hanno molte importanti variabili. Per non incorrere in troppo onerosi impegni da parte dello Stato è necessario progettare attentamente le politiche”.

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