Reddito di cittadinanza, il sussidio è incompatibile con l’indennità per l’emergenza Coronavirus
Il reddito di cittadinanza, il sussidio introdotto dal governo Lega-M5s, risulta essere incompatibile con le indennità previste per via dell’emergenza Coronavirus. Coloro che ne sono beneficiari, dunque, non hanno potuto fare richiesta del bonus di 600 euro introdotto dal decreto Cura Italia e destinato a tutti i lavoratori autonomi, liberi professionisti e Co.Co.Co., danneggiati dall’epidemia da Covid-19. A spiegarlo è stata l’Inps con la circolare n.49 del 30 marzo, la quale ha inoltre descritto le modalità per presentare la domanda al fine di ottenere l’indennità; tale circolare, infatti, ha chiarito a chi spetta il bonus per le P.Iva e quali sono le incompatibilità con gli altri trattamenti previdenziali.
Oltre che con il reddito di cittadinanza il bonus di 600 euro risulta poi essere incompatibile con le pensioni dirette, l’Ape sociale e l’assegno ordinario di invalidità, mentre il suo percepimento è consentito e cumulabile in caso di indennità di disoccupazione Discoll per i Co.Co.Co, i lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e per i lavoratori dello spettacolo, i quali fruiscono della indennità di disoccupazione Naspi. Ancora i 600 euro possono essere percepiti insieme a prestazioni di lavoro occasionale, nei limiti di compensi di importo non superiore a 5mila euro annui.
Ma tornando al reddito di cittadinanza, il pagamento del sussidio per il mese di aprile, secondo quanto comunicato dall’Inps, dovrebbe arrivare in anticipo, addirittura giovedì 23 o venerdì 24 aprile. Generalmente l’accredito avviene intorno al 27 del mese, ma questa volta l’istituto di previdenza è riuscita a lavorare prima le domande e ad inviare le disposizioni di pagamento a Poste Italiane. Le tempistiche di arrivo dei soldi sulla card del reddito di cittadinanza, dunque, dipendono ora dalla velocità delle Poste di effettuare gli accrediti.
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