Quota 100 news oggi: scontro Ragioneria Stato-Inps
Per la Ragioneria generale dello Stato Quota 100 è un macigno. “Costerà 63 miliardi da qui al 2036”, sono i numeri che ha diffuso. Ma il presidente dell’Inps Pasquale Tridico è sbalordito e oggi, 12 settembre, contesta le ultime stime. “Sinceramente sono abbastanza sorpreso di questi 63 miliardi, probabilmente s’intende qualcos’altro”, ha dichiarato. E ha aggiunto: “Abbiamo comunque avviato un’interlocuzione con la Ragioneria” sui costi di Quota 100.
Quanto costa Quota 100: i numeri della Ragioneria dello Stato
I numeri della Ragioneria generale di Stato, contenuti nel rapporto sulle “tendenze di medio lungo periodo” del sistema previdenziale, parlavano chiaro. Quota 100 costerà 63 miliardi da qui al 2036 e se fino allo scorso anno si era notata una riduzione dell’incidenza sul Prodotto interno lordo, questa riprenderà a salire mangiandosi il 15,9 per cento della ricchezza nazionale.
Nel dettaglio, nel biennio 2020-2021, la misura varata dal precedente governo gialloverde comporterà un aggravio pari a “0,5 punti” di Pil, che equivalgono a poco meno di 8,8 miliardi di euro l’anno, dopo di che scenderà progressivamente, ma in media si attesterà intorno allo “0,2”, corrispondente a circa 3,5 miliardi l’anno per diciotto anni. L’analisi della Ragioneria, dice anche altro: l’uscita anticipata a 62 anni di età e 38 di contributi comporta assegni più poveri rispetto a chi esce con 67 anni.
Un macigno, appunto, che farà sentire i sui effetti negli anni a venire e che porterà di nuovo in rialzo il rapporto tra spesa pensionistica e Pil.
Quota 100 news: la replica di Tridico (Inps) alla Ragioneria dello Stato
“Se sono 63 miliardi, e sono interpretati in questo modo, allora non ci dobbiamo preoccupare. Quota 100 costa, se non sbaglio, 3,8 miliardi nel 2019, e ne sono stati spesi molti di meno, perché vi hanno aderito 170.000 persone”, spiega il presidente dell’Inps Tridico.
“Nel 2020 – prosegue – costa circa 8 miliardi e, probabilmente, ci sarà la stessa espansione dell’anno precedente, quindi del 50 per cento, allora si risparmierà qualche miliardo”. “Nel 2021 Quota 100 costa ancora 8 miliardi, e se avrà lo stesso tasso di espansione, si risparmieranno di nuovo 4 miliardi”, va avanti il presidente dell’Inps, a proposito della quantificazione sul ‘peso’ dell’anticipo pensionistico della Ragioneria generale dello Stato.
Nel complesso, perciò, prosegue Tridico, la dotazione è di meno di 20 miliardi nel triennio, ma “non si possono sommare a questi 20 miliardi i soldi che i lavoratori avrebbero preso a 67 anni, perché non ha senso. Se continua il tasso di espansione attuale, cioè al 50 per cento se ne spende la metà”, tiene a puntualizzare.
Quota 100 news, Fornero: “L’esperienza si chiuda nel 2021”
Ai sindacati l’analisi della Ragioneria però non convince. La Cgil non usa mezzi termini: “Come al solito secondo noi sovrastimate”. Il sindacato ammette che nei prossimi anni la spesa pensionistica non potrà che aumentare, a causa di effetti demografici, ma, assicura, “il sistema è in equilibrio”.
E soprattutto, avverte la Cgil, “non si possono prendere a preteso questi dati per bloccare Quota 100”. Sulla stessa linea la Uil, per cui non c’è da temere, la nostra previdenza “è sostenibile”.
Opposta invece è la visione dell’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero: è venuto il momento di “dire con chiarezza che l’esperienza di Quota 100 per il pensionamento anticipato si chiude con il 2021″, sentenzia.
Ma il nuovo governo Pd-M5s non sembra intenzionato a rinunciare a Quota 100, inizialmente misura voluta dalla Lega. “In questi giorni mi stanno arrivando tantissimi messaggi di ringraziamento per il mio intervento a difesa di Quota 100. E allora lo voglio ribadire chiaro e tondo: Quota 100 e Reddito di Cittadinanza non si toccano!”, scrive in un post su Facebook il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D’Uva.