Procedura infrazione Ue Italia | Debito pubblico Italia | Italia procedura infrazione | Conseguenze
Procedura infrazione Ue Italia – La Commissione Ue ha dato il primo via libera alla procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo [qui tutte le motivazioni di Bruxelles per giustificare la procedura].
La regola del debito “non è stata rispettata” nel 2018 e nel 2019 e non lo sarà nel 2020, e quindi “è giustificata” una procedura per debito eccessivo, ha scritto l’esecutivo Ue nel rapporto sul debito italiano. Un debito che, come sottolinea Bruxelles, “pesa per 38.400 euro ad abitante, oltre ai 1.000 euro a testa per rifinanziarlo”.
Il vicepresidente della Commissione Ue, il lettone Valdis Dombrovskis, ha comunque precisato che questo passaggio non coincide con l’avvio immediato della procedura di infrazione, perché formalmente questa decisione spetta agli Stati membri, attraverso il Consiglio [la dichiarazione integrale di Dombrovskis].
Il premier italiano, Giuseppe Conte, da parte sua, ha fatto sapere che “farà di tutto per evitare la procedura di infrazione da parte della Commissione europea” [cosa ha detto Conte].
Il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha invece commentato facendo riferimento alla flat tax: “L’unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio” [cosa ha detto Salvini].
Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha preferito scrivere un post su Facebook e la sua spiegazione rispetto al debito eccessivo dell’Italia riguarda i governi precedenti: “Dipende dall’eredità del Pd”, ha detto il leader pentastellato [cosa ha detto Di Maio].
In serata, poi, è arrivata la risposta ufficiale del Governo italiano alla Commissione europea (qui la risposta alla Ue).
Così come preannunciato in giornata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai vicepremier Di Maio e Salvini, l’Italia non effettuerà alcuna manovra correttiva dal momento che le ultime stime in possesso dell’esecutivo danno un miglioramento del deficit.
In particolare, il monitoraggio più recente delle entrate evidenzia per l’anno in corso maggiori entrate tributarie e contributive e anche non contributive che dovrebbero portare a maggiori spese e risorse necessarie per il bilancio di assestamento pari a 0,12 punti di Pil.
Il Governo, comunque, nella lettera sottolinea la volontà di continuare a dialogare con la Commissione al fine di trovare un accordo.
Concetto ribadito poi dal ministro dell’Economia Giovanni Tria che, in un’intervista al Tg1, ha affermato che adesso ci sarà “un dialogo costruttivo con la Ue” mettendo in guardia la Commissione europea, però, dal fatto che “Quota 100 e Reddito di cittadinanza” non si toccano.
Debito pubblico: cos’è, significato, tassi di interesse, spread. Cosa c’è da sapere
Procedura infrazione Ue Italia | I prossimi passi | Conseguenze
“L’Italia non ha rispettato la regola del debito e una procedura è giustificata, ma non stiamo aprendo la procedura oggi”, perché “prima devono esprimersi gli Stati membri”, ha detto il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.
Il vicepresidente ha ricordando tuttavia che la questione va al di là della procedura, perché “la crescita (dell’Italia, ndr) è quasi al palo”.
L’iter parte dall’impulso della Commissione che attraverso le proprie valutazioni può ritenere – come in questo caso – giustificata l’adozione della procedura. L’ultima parola, però, spetta ai ministri delle Finanze dei partner europei, che dovranno esprimersi il 9 luglio.
Nel frattempo è prevista una serie di passaggi politici. Decisiva, in particolare, la tappa di martedì prossimo 11 giugno: se i tecnici dei governi chiederanno alla Commissione di aprire un negoziato con l’Italia, il Governo avrà la possibilità di evitare la procedura, come avvenuto in extremis lo scorso dicembre grazie alla marcia indietro di Conte e Tria che tagliarono 10 miliardi di euro di spese dalla manovra 2019.
Procedura infrazione Ue Italia | Il responso della Commissione sul debito
Secondo Bruxelles l’attuale esecutivo avrebbe messo a rischio l’economia: “Le nuove misure del governo indeboliscono i conti pubblici”, dice la Commissione Ue.
“Il debito italiano resta una grande fonte di vulnerabilità per l’economia e le nuove misure e il trend demografico avverso capovolgono in parte gli effetti positivi delle riforme pensionistiche del passato e indeboliscono la sostenibilità a lungo termine” delle finanze, danneggiata anche dall’ “aumento dei tassi d’interesse dei titoli di Stato osservato nel 2018 e 2019”: lo scrive la Commissione Ue nel rapporto sul debito italiano.
Per Bruxelles il rallentamento economico “spiega solo in parte l’ampio gap” nel rispetto della regola, e la “retromarcia” su alcune riforme pro-crescita del passato, come quella delle pensioni, e il deficit proiettato oltre il 3 per cento nel 2020, rappresentano “fattori aggravanti”.
Poi la Commissione Ue aggiunge: “Il debito italiano resta una grande fonte di vulnerabilità per l’economia e le nuove misure e il trend demografico avverso capovolgono in parte gli effetti positivi delle riforme pensionistiche del passato e indeboliscono la sostenibilità a lungo termine delle finanze, danneggiata anche dall’ “aumento dei tassi d’interesse dei titoli di Stato osservato nel 2018 e 2019”.
Procedura infrazione Ue Italia | Il testo della lettera di Bruxelles
Circa 20 pagine smontano le politiche economiche di Lega e 5Stelle e le giustificazioni inviate a Bruxelles venerdì scorso con la lettera firmata dal ministro Tria. E segnalano l’arrivo della bufera europea sull’Italia gialloverde.
Al termine del documento c’è l’avvio dell’iter della procedura per debito a carico dell’Italia, un modo per contenere i rischi e per evitare che Salvini e Di Maio mettano ulteriormente in pericolo il Paese e l’area euro.
Italia procedura infrazione | Le tappe
Ma ripercorriamo le tappe che hanno portato a questa escalation tra Bruxelles e governo italiano.
Il 29 maggio la Commissione Ue ha inviato una lettera al Governo italiano in cui informava che il paese non aveva fatto “sufficienti progressi per rispettare i criteri del debito“.
Ue, il testo della lettera inviata dalla Commissione Ue all’Italia sull’eccesso di debito
Secondo Bruxelles il debito pubblico italiano sarebbe troppo alto e il governo non avrebbe fatto nulla per risanarlo.
“Sulla base dei dati notificati per il 2018, è confermato che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti per rispettare il criterio del debito nel 2018”, si legge nella lettera inviata da Bruxelles all’Italia.
Due giorni dopo è arrivata la risposta del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, accompagnata da un documento di 58 pagine nel quale si esaminano i fattori rilevanti che influenzano l’andamento del debito pubblico in Italia.
“Il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie”, ha scritto il ministro nella sua lettera di risposta (Qui il testo).
L’ultima parola spetta adesso alla Commissione, che dopo aver chiesto spiegazioni al Governo potrebbe chiedere agli Stati membri di aprire una procedura di infrazione o fare un passo indietro.
Procedura infrazione Ue Italia | Cosa è
Non è mai stata lanciata nella storia dell’euro ed è simile alla procedura per deficit eccessivo che scatta per chi viola la soglia del 3 per cento e che colpì l’Italia ai tempi del governo Berlusconi.
Prevede una serie di duri target annuali per la riduzione del debito. Durerà almeno fino al 2024 e permetterà alla Commissione di monitorare costantemente le politiche di bilancio italiane. In caso di mancato rispetto degli obiettivi di rientro, scattano le sanzioni Compreso fra un minimo dello 0,2 per cento a un massimo dello 0,5 per cento del Pil e la sospensione dei fondi strutturali della Ue.
Procedura infrazione Ue Italia | I problemi dell’Italia
Bruxelles scrive che il debito italiano è il secondo dell’Unione e ha un peso pari a 38 mila e 400 euro per abitante più un costo annuo di circa 1000 euro a persona per finanziarlo. In aumento grazie a Salvini e Di Maio: “Da metà 2018 (da quando si è insediato il governo, ndr) lo spread è aumentato di 100 punti in sei mesi, con un costo di 2,2 miliardi per i cittadini”.
Se il reddito di cittadinanza non ha avuto effetti positivi sul Pil, è “quota 100” il grande imputato: “Cancella in parte gli effetti positivi delle riforme delle pensioni e indebolisce la sostenibilità del bilancio italiano nel lungo termine. Fa salire la spesa pensionistica, togliendo risorse a investimenti e istruzione, danneggia la forza lavoro e la crescita potenziale”. Infine le riforme, sulle quali i gialloverdi hanno fatto “progressi limitati” cancellati dal fatto di “avere fatto passi indietro sulle principali riforme adottate negli anni passati”.
Spesa in salita nel 2019. Insomma, scrive Bruxelles, “il suo ammontare impedisce all’Italia di stabilizzare l’economia in caso di crisi finanziarie e pesa sugli standard di vita delle future generazioni”.
L’Italia nel 2018-2019 ha sforato le regole sul deficit di 11 miliardi e nel 2020 corre verso un 3,5 per cento che calpesta Maastricht. Per questo il debito è in salita: a quota 132,2 per cento del Pil nel 2018, 133,7 per cento nel 2019 e 135,2 per cento nel 2020.
In cifre significa non aver rispettato i target di riduzione del debito di 135 miliardi lo scorso anno, 162 miliardi quest’anno e di 171 il prossimo (7,5-9-9,5 per cento del Pil). Dunque l’Italia è fuori da tutti i parametri Ue nei tre anni coperti dal rapporto che porterà all’apertura della procedura sui conti del 2018, gli ultimi già a consuntivo.
Procedura d’infrazione per l’Italia? Ora spunta una manovra bis da 3,5 miliardi
Procedura infrazione Ue Italia | Come evitare le sanzioni
Cosa deve fare l’Italia per evitare la procedura? Ammesso che si apra un negoziato, il governo dovrà quanto meno mettere in campo una manovra bis immediata da 3-4 miliardi per tamponare i conti di quest’anno e prendere impegni solenni sulle misure per evitare l’aumento del debito da inserire nella legge di Bilancio di ottobre per il 2020.
Procedura infrazione Ue Italia | I COMMENTI POLITICI
Giuseppe Conte
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che: “farà di tutto per evitare la procedura di infrazione da parte della Commissione Europea”.
Conte, inoltre, ha spiegato che dal monitoraggio dei conti italiani vi sono margini per reagire alla congiuntura economica in questo primo semestre non favorevolissima.
> Conte: “Farò di tutto per evitare la procedura di infrazione europea”
Matteo Salvini
“L’unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio” ha dichiarato Salvini alla stampa.
Il ministro dell’Interno, poi, ha sottolineato che “Con i tagli, le sanzioni e l’austerità sono cresciuti debito, povertà, precarietà e disoccupazione” motivo per cui a suo dire bisogna fare il contrario.
Il leader della Lega ha affermato di non chiedere soldi dagli altri, ma di volere solo investire in lavoro, crescita, ricerca e infrastrutture.
“Sono anni che diamo senza ricevere, o che riceviamo meno di quanto ci spetterebbe, anni che siamo totalmente ignorati sulla questione migranti, ad esempio. Ci lasciano tutto il peso e, come se non bastasse, poi ci fanno pure la morale. Così non va bene, così è troppo facile” attacca il vicepremier che poi indica i colpevoli del debito fuori controllo dell’Italia.
Pierre Moscovici
“Non mi pento di niente. La situazione di oggi è diversa da quella dell’autunno scorso. In quelle circostanze è stata presa la giusta decisione. La situazione di oggi è diversa: l’Italia non ha rispettato la riduzione debito ed i requisiti del braccio preventivo. Il criterio del debito non è stata rispettata e per questo l’apertura della procedura è giustificata”. Così ha detto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici.
Valdis Dombrovskis
Non si tratterà di un’azione immediata. “L’Italia non ha rispettato la regola del debito e una procedura è giustificata, ma non stiamo aprendo la procedura oggi perché prima devono esprimersi gli Stati membri”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, ricordando che la questione va al di là della procedura, perché “la crescita è quasi al palo”.
Poi il vicepresidente della Commissione ha aggiunto: “L’Italia deve riconsiderare la sua traiettoria di bilancio e metterla chiaramente su un percorso di discesa, perché quello attuale ha creato danni all’Italia: la crescita va giù, gli interessi sul debito salgono e c’è un impatto negativo sugli investimenti”.
Guenther Oettinger
Il commissario tedesco Ue Guenther Oettinger critica l’intervento esitante della Commissione nei confronti di Paesi come l’Italia che violano le norme sul debito.
“Avremmo dovuto intervenire prima in alcuni paesi dell’Eurozona perché il nuovo indebitamento è aumentato troppo. Ora per l’Italia è troppo tardi”, ha detto a WirtschaftsWoche, spiegando l’intervento tardivo, in considerazione della situazione politica nazionale italiana.
Leggi l'articolo originale su TPI.it