Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dell’Osservatorio civico PNRR, in audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Ambiente della Camera.
La spinta alla semplificazione non può essere compiuta a discapito della trasparenza e della partecipazione civica. Lo ripetono da anni le organizzazioni della società civile, poi confluite nell’Osservatorio civico sul PNRR: occorre semplificare e snellire la burocrazia che schiaccia imprese e cittadini ma senza escludere la partecipazione della società civile. Questo il punto centrale dell’audizione informale svoltasi lunedì 21 giugno a cui hanno partecipato, in rappresentanza dell’Osservatorio civico, ActionAid e Cittadinanzattiva.
Il disegno di legge n.3146 in questi giorni in discussione alla Camera dei Deputati disciplina molti aspetti propedeutici a una implementazione del PNRR efficiente, rapida e, allo stesso tempo, monitorabile in ogni sua fase. Tuttavia, l’Osservatorio civico sottolinea che le misure previste per il monitoraggio e il controllo del Piano sono a uso esclusivo della pubblica amministrazione ed escludono di fatto un ruolo attivo della cittadinanza e delle comunità, che rappresentano i soggetti che saranno i diretti destinatari dei progetti e delle azioni del Piano.
Perché la partecipazione sia garantita è invece necessario che tutte leinformazioni relative al Piano e alla sua attuazione siano aperte e accessibili. L’Osservatorio civico chiede, attraverso la presentazione della proposta di un emendamento specifico al Ddl, la pubblicazione di tutti i dati in formato aperto, connesso, rintracciabile, accessibile, interoperabile, riusabile e continuamente aggiornato, attraverso una piattaforma online sul modello di Opencoesione. Questo al fine di rendere possibile un monitoraggio diffuso del Piano che consenta di segnalare distorsioni e proporre eventuali azioni correttive e affinché esso possa effettivamente rappresentare uno strumento strategico per la crescita economica, sociale e politica del Paese. Per quanto riguarda la governance del Piano, le organizzazioni chiedono, attraverso la proposta di un ulteriore emendamento, che il tavolo permanente di partenariato economico, sociale e territoriale sia allargato alla partecipazione delle organizzazioni della cittadinanza attiva, individuate sulla base della maggiore rappresentatività, della comprovata esperienza e competenza e di criteri oggettivi e predefiniti.