E’ iniziata serenamente la nuova legislatura per Piazza Affari. La Borsa italiana è risalita dello 0,67% dall’annuncio degli esiti elettorali, aggiudicandosi il miglior dato europeo della giornata. La stabilità annunciata da un governo di così ampia coalizione (e di destra) ha stillato fiducia nei mercati. Tra i primi ci sono i titoli Tim. Durante la campagna elettorale Fdi aveva proposto di acquistare l’azienda a spese dello stato per poi venderne parti ai privati.
Lo spread tra Btp e Bund è salito a 242 punti base, ma si tratta di un’aumento comune a tutta l’area euro per via della crisi energetica e “ampiamente in linea con le previsioni” secondo gli analisti di Unicredit. Questi ultimi sostengono che lo spread Btp-Bund rimarrà “vicino ai 250 punti base fino a fine anno”.
In fin dei conti, dopo la calma che è seguita alle elezioni politiche, il cui risultato di certo non è stato una sorpresa, gli investitori aspetteranno di vedere quali saranno le misure adottate dal nuovo governo. All’esame delle borse è stata invece bocciata la premier britannica Liz Truss, che negli scorsi giorni ha annunciato un pacchetto drastico di riduzione delle tasse e di indebitamento.