Vola la Pfizer. La casa farmaceutica guidata da Albert Bourla è al momento la società più grande nel business dei vaccini anti-Covid. Insieme alla tedesca BioN-Tech, infatti, Pfizer ha firmato contratti con l’Unione europea per vendere fino a 2,4 miliardi di dosi, alle quali vanno aggiunte quelle esportate in mezzo mondo, in primis gli Stati Uniti.
Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano in un articolo pubblicato oggi, grazie alle decine di filiali offshore in giro per il mondo, lo scorso anno i redditi societari di Pfizer sono stati tassati con un’aliquota effettiva di appena il 6,4%. Piuttosto bassa se pensiamo che una normale azienda italiana, ad esempio, paga una Tres del 24%. Nel dettaglio, spiega il quotidiano, lo scorso anno Pfizer ha fatturato 41,9 miliardi di dollari, e ha versato imposte per un’aliquota fiscale effettiva del 6,4%. Nel 2019 le cose erano andate ancora meglio, con un’aliquota del 5,4%.
In attesa di scoprire come andranno realmente le cose nel 2021, l’azienda farmaceutica che ha la sua sede principale nel Delaware, Stati Uniti, ha fornito alcune stime agli investitori finanziari su quanto conta di incassare grazie alla partita dei vaccini. Si tratta, secondo i dati di inizio maggio, di 26 miliardi di dollari. A questi vanno poi aggiunti i ricavi che Pfizer otterrà grazie a tutti gli altri farmaci di sua produzione, per cui la cifra totale si dovrebbe aggirare tra i 71 e i 73 miliardi, fanno sapere dalla compagnia. Se queste cifre dovessero essere confermate, si tratterebbe di un aumento del fatturato rispetto al 2020 di oltre il 70%.
Il gruppo americano, secondo i contratti già in essere, consegnerà nel 2021 1,6 miliardi di dosi di vaccino, buona parte delle quali destinate all’Ue, che pagherà per ogni dose tra i 15,5 e i 19,5 euro, come ha scritto Reuters. Inoltre mentre altre compagnie come Johnson&Johnson hanno detto di voler vendere i vaccini al costo di produzione, Pfizer non ha mai negato di voler fare utili. Il numero uno Bourla è inoltre convinto che ci sarà una richiesta durevole nel tempo del proprio vaccino, come avviene per quelli antinfluenzali. Per capire infine come mai Pfizer è tassata così poco, spiega Il Fatto, bisogna sapere che su 313 filiali, 164 sono registrate in un Paese offshore. Ma il tutto, in attesa di una tassa minima globale, è perfettamente legale.
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