Donald Trump evoca un paragone tra i suoi guai giudiziari e la persecuzione della Russia contro il dissidente Alexei Navalny, morto lo scorso 16 febbraio in carcere.
L’ex presidente degli Stati Uniti, candidato alle primarie repubblicane in vista delle elezioni di novembre, ha definito quella di Navalny una “situazione molto triste”. Secondo il magnate, il dissidente è stato “molto coraggioso” nel decidere di tornare in Russia.
È “una cosa orribile”, ha aggiunto Trump. “Ma sta accadendo anche nel nostro Paese. Ci stiamo trasformando in un Paese comunista in molti modi. Io sono il candidato principale e sono stato incriminato quattro volte, ho otto o nove processi… Tutto a causa del fatto che sono in politica”.
“Si tratta di una progressione lenta e costante con politici, pubblici ministeri e giudici di sinistra radicale corrotti”, ha sottolineato l’ex presidente intervistato dalla giornalista Laura Ingraham di Fox News durante un evento elettorale a Greenville, nella Carolina del Sud.
Nei giorni scorsi Trump era stato criticato da più parti per aver tardato a commentare la morte di Navalny. Sui social, l’ex presidente aveva poi affermato che la vicenda lo ha “reso sempre più consapevole di ciò che sta accadendo nel nostro Paese”.
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