Pensione di reversibilità 2019 | Requisiti | Coniuge | Figli | Aumenti
PENSIONE DI REVERSIBILITÀ 2019 – La pensione di reversibilità, anche nota come pensione per i superstiti, è il trattamento previdenziale a cui hanno diritto i superstiti di lavoratori dipendenti e autonomi deceduti che siano titolari di contribuzione o di pensione erogata dall’Inps.
Molto importante è innanzitutto distinguere tra pensione indiretta, quando il defunto è assicurato ma non titolare di pensione, e pensione di reversibilità, nel caso in cui il defunto era titolare di pensione diretta, cioè di vecchiaia, inabilità o invalidità.
Ma come funziona la pensione di reversibilità e quali sono i requisiti che deve avere il defunto affinché si possa ottenere l’assegno?
Inps, nuovo servizio online per la domanda di pensione: come funziona e chi può utilizzarlo?
Pensione di reversibilità 2019 | Requisiti
La condizione necessaria perché l’Inps eroghi la pensione di reversibilità è che il defunto abbia versato almeno 15 anni di contributi (cioè 780 settimanali) in tutta la vita oppure 5 anni di contributi (cioè 260 settimanali) di cui 3 (cioè 156 settimanali) nel quinquennio precedente al decesso.
Nel caso in cui il familiare, però, sia percettore di altri redditi oltre la pensione di reversibilità, allora l’assegno può essere tagliato di una percentuale che varia tra il 25 e il 50 per cento. Ogni anno, infatti, i limiti di reddito per l’assegno del parente defunto subiscono delle variazioni.
Ad ogni modo, la pensione di reversibilità spetta:
- al coniuge, anche legalmente separato, che sia titolare di assegno divorzile e non abbia convolato ad altre nozze. Altro requisito necessario, poi, è che la data di inizio del trattamento assicurativo del defunto non sia posteriore a quella della sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio. Il coniuge che si è risposato, infatti, ha diritto ad un assegno una tantum corrispettivo di due annualità della quota di pensione in pagamento comprensiva della tredicesima mensilità nella misura spettante alla data delle nuove nozze. Nel caso invece in cui il dante causa – cioè il defunto – si sia risposato, allora è il Tribunale con una sentenza a stabilire quanto spetta al coniuge superstite e a quello divorziato.
- ai figli (ed equiparati) che alla data del decesso del genitore non abbiano un’età superiore a 18 anni o siano stati riconosciuti inabili al lavoro o a carico del genitore defunto
- ai genitori dell’assicurato/pensionato (nel caso non vi siano né coniuge né figli o questi non ne abbiano diritto) che al momento del suo decesso abbiano un’età di almeno 65 anni, non siano titolari di pensione e siano a carico fiscale del defunto
- i fratelli celibi o le sorelle nubili dell’assicurato/pensionato (nel caso non vi siano coniugi, figli, genitori o che non ne abbiano diritto) che non siano titolari di pensione o risultino a carico fiscale del deceduto
Pensione di reversibilità 2019 | Importo
La pensione di reversibilità viene erogata dall’istituto di previdenza il 1° giorno del mese successivo a quello di decesso dell’assicurato/pensionato indipendentemente dalla data di presentazione della domanda.
Il suo importo è calcolato sulla base della pensione che il defunto percepiva quando era in vita o che avrebbe dovuto percepire una volta raggiunti i requisiti necessari. Inoltre, all’assegno vengono applicate delle percentuali che variano in base al grado di parentela del beneficiario con il defunto. Eccole qui di seguito:
- 60% – solo coniuge
- 70% – solo un figlio
- 80% – coniuge e un figlio ovvero due figli senza coniuge
- 100% – coniuge e due o più figli ovvero tre o più figli
- 15% – per ogni altro familiare avente diritto (diverso dal coniuge, figli e nipoti)
Queste invece le aliquote di reversibilità:
- un figlio: 70%
- due figli: 80%
- tre o più figli: 100%
- un genitore: 15%
- due genitori: 30%
- un fratello o sorella: 15%
- due fratelli o sorelle: 30%
- tre fratelli o sorelle: 45%
- quattro fratelli o sorelle: 60%
- cinque fratelli o sorelle: 75%
- sei fratelli o sorelle: 90%
- sette fratelli o sorelle: 100%
Come anticipato, nel caso in cui il beneficiario della pensione di reversibilità percepisca anche altri redditi sono previste delle riduzioni sull’importo dell’assegno. Eccole qui di seguito:
- 25% – se il reddito è 3 volte superiore il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, calcolato in misura pari a 13 volte l’importo mensile in vigore al 1° gennaio (1.539,00 euro mensili, 20.007,00 euro annui)
- 40% – se il reddito è 4 volte superiore il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (2.052,00 euro mensili, 26.676,00 annui)
- 50% – se il reddito è 5 volte superiore il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (2.565,00 euro mensili, 33.345,00 euro annui)
Queste percentuali di riduzione, tuttavia, vengono applicate solo nei casi di reversibilità dell’assegno al coniuge, ai genitori o ai fratelli e sorelle del defunto. I figli, infatti, hanno diritto alla cumulabilità dell’assegno con altri redditi.
Pensione di reversibilità 2019 | Domanda
Al fine di presentare domanda per la pensione di reversibilità è possibile:
- procedere autonomamente tramite il sito dell’Inps (se in possesso di credenziali SPID o Pin previdenziale)
- recarsi in un Caf o ente di Patronato
Per la domanda il modello è l’S01-pensione di reversibilità, mentre qui di seguito forniamo un elenco dei documenti di cui è necessario essere in possesso:
- autocertificazione del certificato di morte, certificato di matrimonio e dichiarazione sostituiva dello stato di famiglia alla data del decesso
- dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito (e di non avvenuto nuovo matrimonio)
- dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta
- dichiarazione reddituale
- istruzioni sulla modalità di pagamento
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