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    Pensioni: Quota 100, Ape sociale e opzione donna. Tutto quello che c’è da sapere

    Di Daniele Nalbone
    Pubblicato il 20 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 12 Mar. 2019 alle 12:25

    Quota 100, la nuova riforma delle pensioni con cui il governo giallo-verde mira a superare la legge Fornero, è contenuta nel Titolo II del decreto approvato il 17 gennaio 2019 dal Consiglio dei ministri. Tale decreto contiene anche il reddito di cittadinanza.

    LEGGI ANCHE: Pensioni: cosa prevede il decreto su quota 100 approvato dal Consiglio dei ministri

    Pensioni Quota 100 | Le cose da sapere

    – Stop scatti età: pensione non legata all’aspettativa di vita

    – È possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni.

    – La pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo.

    – La pensione è cumulabile con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max).

    – I dipendenti pubblici devono dare un preavviso di sei mesi.

    – Fondo Bilaterale per il ricambio generazionale: si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un’assunzione.

    – Sono esclusi i lavoratori in Isopensione (prestazioni in essere o erogate).

    Pensioni Quota 100 e opzione donna | Tutte le novità 

    È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne.

    – Maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi.

    – Le lavoratrici a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31/12/2018 possono andare in pensione (Opzione donna)

    – Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita. I lavoratori precoci potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Il diritto al trattamento pensionistico decorre dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti

    Pensioni | Ape Sociale

    L’Ape sociale è un’indennità sostitutiva, in vigore tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2019, che durerà fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia.

    Requisito anagrafico: almeno 63 anni di età.

    Requisito contributivo: 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (massimo 2) per le lavoratrici.

    Pensioni | Pace contributiva: cos’è e come funziona

    Nel decreto su Quota 100 è stata inserita anche la pace contributiva per il triennio 2019-2021.

    La pace contributiva consente di riscattare, su richiesta, periodi di buco contributivo non obbligatori per un massimo di 5 anni e il riscatto del periodo di laurea a condizioni agevolate entro i 45 anni.

    Agevolazioni: detraibili dell’onere del 50 per cento in cinque quote annuali e rateizzazione fino a 60 rate mensili.

    Trattamento di fine rapporto per gli statali

    Per tutti i pensionati pubblici – non solo Quota 100 – c’è la possibilità di avere subito, a fronte dei 2-3 anni attuali, l’anticipo di fine rapporto fino a 30mila euro.

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