Non solo le bollette di luce e gas. A causa dell’inflazione aumenteranno anche le multe. Il rincaro scatterà automaticamente il 1° gennaio 2023, poiché l’adeguamento per le sanzioni amministrative è previsto ogni due anni dal Codice della Strada. Come spiega il Corriere della Sera, l’anno del prossimo aumento è proprio il 2023. Oltre il danno la beffa, dunque, visti i tanti rincari previsti in questo caldo autunno a causa della crisi energetica e la conseguente inflazione.
A stabilire di quanto aumentano le multe è un parametro dell’Istat, l’indice Foi dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, riferito al mese di novembre. Tale dato non è ancora disponibile ma quello precedente, registrato a luglio, segnava un +9,8%. Se l’incremento sarà, quindi, quasi del 10 per cento, una multa per divieto di sosta passerà dagli attuali 42 euro a 46 euro. Per chi verrà beccato ad usare il cellulare alla guida, la sanzione sarà di 181 euro e non più di 165. Superare i limiti di velocità costerà fino a 597 euro (ora 543).
Una stangata che l’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada, vorrebbe venisse evitata, ricordando anche che l’ultimo provvedimento del 31 dicembre 2020 “ebbe come conseguenza una diminuzione minima delle multe, con un calo dello 0,2%, e la conseguenza fu una riduzione delle sanzioni 2021-2022, ma solo quelle che avevano un importo superiore a 250 euro, con la stragrande maggioranza di violazioni rimaste inalterate”. Questa volta, invece, come detto, l’aumento dovrebbe essere ben del 10%.
L’appello alle forze politiche impegnate in campagna elettorale è quello di bloccare l’aumento biennale che scatterebbe dal 1 gennaio. “Premesso che siamo, come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità — sottolinea il presidente dell’Asaps Biserni — corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte a una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria. Si rischia il “default” stradale”.