Manovra 2020, vertice a Palazzo Chigi. Scintille Pd-Italia Viva
È stata raggiunta un’intensa a Palazzo Chigi nel corso del vertice di governo tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i partiti di maggioranza sulla manovra 2020 iniziato stamattina, venerdì 6 dicembre 2019. Dopo molte ore di lavoro, il premier Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha esposto l’accordo raggiunto in serata.
“Abbiamo lavorato oggi e ieri per mettere a punto gli ultimi dettagli del ddl di bilancio. Abbiamo un quadro completo” che, “ferme restando le prerogative del Parlamento”, segna un’intesa “nella maggioranza”, spiega Conte.
“Abbiamo elaborato una proposta di manovra molto articolata e rispetto al quadro iniziale, che abbiamo dovuto affrontare, è molto efficace: per prima cosa ha sterilizzato per 23 miliardi le clausole Iva, scongiurando la misura più proibitiva che avrebbe avuto conseguenze regressive” e avrebbe rischiato di causare una “recessione economica” con un “aggravio di oltre 500 euro” per le persone”.
“Abbiamo azzerato la tassa sulle auto aziendali”, continua il premier.
“Abbiamo ritenuto opportuno e saggio ridurre impatto dell’85 per cento” della plastic tax e rinviarla “al primo luglio: le imprese potranno avere tutto l’agio temporale per adottare le strategie conseguenti”, dice il presidente del Consiglio ai giornalisti.
“Siamo intervenuti anche sulla sugar tax” mantenendo l’impostazione perché “si cambino alcune abitudini di vita e i produttori siano orientati a non produrre bevande soverchiamente” zuccherate, ma la tassa scatterà “dal 1 ottobre” così le imprese avranno “tutto l’agio temporale per riformulare le loro linee produttive e rielaborare le loro strategie imprenditoriali”, precisa Conte.
“Avevamo preso un impegno anche per i Vigili del fuoco, che sono tanto amati dai cittadini. Nel recente passato erano stati un po’ negletti e diamo un segnale per armonizzare ad altre forze dell’ordine: ci saranno 65 milioni nel primo anno e poi a salire negli anni successivi”, continua.
“Abbiamo lavorato tanto. Possiamo ritenerci soddisfatti rispetto all’impresa che abbiamo dovuto affrontare. Non penalizziamo affatto i cittadini in situazioni di vulnerabilità e lavoriamo a un Paese che acquisti una leadership in campo europeo e mondiale. Vogliamo un’Italia più verde che possa far ammirare la propria ricchezza e siamo convinti che ci riusciremo”, conclude il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
La riunione si è svolta con la presenza dei ministri Roberto Gualtieri e Dario Franceschini, dei viceministri Antonio Misiani e Laura Castelli, del sottosegretario Maria Cecilia Guerra e della delegazione di Italia Viva composta da Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Luigi Marattin.
In attesa del via libera finale, il Movimento Cinque Stelle, il Pd e Italia Viva cercano dunque di trovare quella che fin da ieri sembra una difficile convergenza. Il tema principale è come impiegare le risorse della nuova legge di bilancio. Ma in mattinata sono volati stracci soprattutto tra il Pd e il nuovo partito di Matteo Renzi.
La mela della discordia è rappresentata dalla sugar tax e dalla plastic tax, oltre che dalle tasse sulle auto aziendali. Temi che già ieri avevano costretto la maggioranza a una riunione d’emergenza, culminata nell’incontro di oggi.
In serata, poi, sono emerse indiscrezioni anche su un altro tema che per tutta la giornata non era mai stato sollevato: l’inasprimento del prelievo sulle vincite dei giochi d’azzardo. Le intenzioni, infatti, sono di dare una stretta decisa a tutte le vincite eccedenti i 25 euro (Vinci per la vita – Win for life, Vinci per la vita – Win for Life Gold e SiVinceTutto SuperEnalotto), che verrebbero tassate del 15 per cento. Nelle intenzioni originarie, invece, questo prelievo avrebbe avuto efficacia soltanto sulle vincite eccedenti i 500 euro.
Manovra 2020, i nodi da sciogliere
Se Italia Viva insiste sul taglio delle tasse sulla plastica e sulle bevande zuccherate, il Pd individua nella riduzione delle tasse sul lavoro la priorità principale della nuova manovra, come sottolineato dal vicesegretario Pd Andrea Orlando. Il Movimento Cinque Stelle, che non avrebbe partecipato direttamente allo scontro della mattina, ha chiesto invece nuovi fondi da destinare ai contratti dei Vigili del fuoco. Ma nel pomeriggio Luigi Di Maio ha anche sottolineato come le tasse sulle bevande zuccherate e sulla plastica siano “sacrosante”.
Nel corso della giornata il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha presentato le sue proposte, che garantirebbero nuove risorse per lo Stato (circa 500 milioni di euro). La stessa cifra che servirebbe per cancellare totalmente le tasse sulla plastica, sulle bevande zuccherate e sulle auto aziendali. Ma il Pd ha frenato, chiedendo di non usare tutte le risorse su questi settori, ma di convogliarle anche su altri progetti.
Il risultato è stato un nuovo litigio tra Italia Viva e Partito democratico, con conseguente sospensione del vertice di maggioranza nel primo pomeriggio. Con tanto di dichiarazioni minacciose di Renzi: “Non vorrei votare, ma se siamo costretti…”. Immediata, però, la replica di Andrea Orlando: “Siamo tutti pronti al voto, quello che dobbiamo chiederci è se è utile al Paese”. Nel secondo pomeriggio, però, i partiti sono riusciti a limare i contrasti e a raggiungere un’intesa finale.
Nodo ancora da sciogliere è quello della plastic tax. I partiti di maggioranza non hanno trovato ancora l’intesa. Per quanto riguarda le auto aziendali, sarebbe previsto un gettito zero. La tassa di scopo resterebbe, ma la sua entrata in vigore potrebbe essere rinviata per dare il tempo alle aziende di adattarsi alle nuove disposizioni. Questo sarebbe l’orientamento del governo sulla plasti tax, al termine del vertice del 5 dicembre.
Intanto nella notte al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Ragioneria di Stato si è lavorato per cercare nuove risorse, anche per apportare delle modifiche alla sugar tax. Risorse che potrebbero riguardare anche la plastic tax, facendo sì che la tassa si abbassi.
Sforzo, questo, che è stato chiesto a Mef e Ragioneria di Stato dallo stesso presidente del Consiglio. “Tutti d’accordo che va fatto un ulteriore sforzo per ridurre la tassazione”, avrebbe detto Giuseppe Conte al termine del vertice. Il premier Giuseppe Conte, riferiscono, “ha chiesto alle strutture del Mef e alla Ragioneria di fare un ulteriore sforzo affinché quella che è già adesso una manovra che non aumenta la tassazione, non possa essere distorta per un paio di limitate misure collegate a tasse di scopo. Anche gli esponenti delle varie forze di maggioranza hanno concordato” sul risultato. “Sono ore febbrili. Adesso le strutture stanno lavorando intensamente per raccogliere questa indicazione politica sintetizzata dal presidente Conte al termine della riunione”.
Intanto il premier ha risposto anche al commento di Matteo Renzi, secondo il quale l’esecutivo non reggerebbe ancora per molto: “Per Renzi c’è il 50 per cento di possibilità che il governo cada? È un pessimista cosmico Matteo Renzi, state tranquilli, andiamo avanti, abbiamo tante cose da fare”.
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