Libra | Criptovaluta Facebook | Cosa è | Come funziona | A cosa serve | Moneta elettronica Facebook
LIBRA CRIPTOVALUTA FACEBOOK – Oggi, martedì 18 giugno 2019, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato il lancio da parte del social network di una propria criptovaluta, denominata Libra, che dovrebbe essere introdotta a partire dal 2020. Qui elenchiamo tutte le principali informazioni sulla nuova moneta elettronica: cosa è, come funziona, a cosa serve, e non solo.
Libra Cosa è la criptovaluta Facebook | I 27 soci fondatori
Le criptovalute sono valute virtuali, monete alternative. La validità da una struttura di dati condivisa e immutabile, una blockchain, una tecnologia di cui si parla da circa un decennio. Libra è una criptovaluta che dovrebbe muoversi non costi di transazione pressoché nulli e senza volatilità. Per problemi legati alla volatilità, a differenza del bitcoin e delle altre criptovalute tradizionali, la moneta elettronica di Facebook sarà una stablecoin, vincolata ‘1 a 1’ a monete a corso legale.
Libra non sarà vincolata solo al dollaro ma a più valute, in modo offrire un’esperienza fluida e indipendentemente dal Paese di riferimento.
Al progetto Libra hanno aderito già 27 soci fondatori, 27 tra aziende globali, ong, fintech, venture capital e circuiti di pagamento, da Visa a Mastercard, da Paypal a Uber fino a Vodafone e Iliad. Ed altri 70 nomi dovrebbero partecipare in futuro. Ogni membro del consorzio avrà diritto di voto sulle decisioni sostanziali che riguarderanno la rete di criptovaluta e per aderirvi i soci dovrebbero investire almeno 10 milioni di dollari.
Questo l’elenco di chi ha già aderito: Mastercard, PayPal, PayU, Stripe, Visa, Booking, eBay, Facebook, Farfetch, Lyft, MercadoPago, Spotify, Uber, Iliad, Vodafone, Anchorage, Bison Trails, Coinbase, Xapo, Andreessen Horowitz, Iniziative innovative, Ribbit Capital, Thrive Capital, Union Square Ventures, Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps, Women’s World Banking. Nella lista mancano rivali di Facebook come Google, Amazon, Apple e Microsoft.
La Libra Association
Più nel dettaglio, la gestione della criptovaluta annunciata da Facebook è affidata alla Libra Association, un’organizzazione indipendente senza fini di lucro con sede a Ginevra, in Svizzera. Si tratta dell’organo che staccherà formalmente la moneta dal social network, che resterà comunque uno dei partner.
Lo scopo di Libra Association è quello di coordinare la governance, favorire l’espansione della rete, gestire le riserve e sostenere l’inclusione finanziaria, in altre parole di promuovere la criptovaluta. Sul fronte delle adesioni l’obiettivo è quello di arrivare un centinaio di membri entro la prima metà del 2020.
Come riportato dal documento ufficiale che descrive la criptovaluta, la Libra Association viene governata da un Consiglio formato da un rappresentante per ogni “nodo di validazione”, ovvero i “centri” della blockchain che mettono il bollino qualità sulle transazioni. Le principali decisioni politiche o tecniche vengono votate e devono essere approvate con una maggioranza dei due terzi.
Altro obiettivo dell’associazione è rendere Libra sempre meno “dipendente dai soci fondatori”, con un percorso che dovrebbe iniziare “entro cinque anni”. Fino ad allora i partner continueranno a guidare il percorso. E Facebook “dovrebbe mantenere un ruolo di leadership fino alla fine dell’anno”.
Libra Come funziona la criptovaluta Facebook
Come funziona? Libra ha una blockchain decentralizzata e lega il suo valore a un paniere di beni reali stabili e molto liquidi.
Il software di ‘Libra Blockchain’ è open source, destinato a rivolgersi a un pubblico globale. Quando si parla di “nuova blockchain decentralizzata” si intende sottolineare che Facebook non sarà l’unico a gestirla: ma sarà una blockchain concentrata, nelle mani dei partner della Libra Association. Solo alcuni soci dell’associazione saranno autorizzati a gestire un “nodo” per la validazione delle transazioni.
Zuckerberg in un post sulla sua pagina Facebook ha scritto che con la nuova criptovaluta aspira a “rendere facile per tutti inviare e ricevere soldi proprio come si usano le app per condividere istantaneamente messaggi e foto”.
Il social network inoltre ha creato una sussidiaria, una filiale indipendente, Calibra, che offrirà portafogli digitali per conservare, inviare e spendere le libre. Calibra sarà strettamente connessa alle piattaforme Messenger e Whatsapp, di proprietà di Facebook, che vantano una platea di oltre un miliardo di utenti.
Le riserve
Le riserve di Libra saranno gestite dalla Libra Reserve, una nuova entità.
Gli interessi maturati sulle riserve saranno utilizzati per coprire i costi del sistema, garantire commissioni di transazione basse, e dare dividendi agli investitori che hanno versato capitali, i soci della Libra Association, e sostenere un’ulteriore crescita. Per gli utenti non è previsto alcun ritorno.
Libra A cosa serve la criptovaluta Facebook | L’Internet of money
A cosa serve? Come riportato ancora dal documento ufficiale della criptovaluta Facebook, l’obiettivo di Libra è creare una “valuta globale e un’infrastruttura finanziaria” accessibile a “miliardi di persone. Blockchain e criptovalute hanno proprietà uniche che possono potenzialmente risolvere alcuni dei problemi di accessibilità e affidabilità”. Tuttavia, lo sviluppo è stato finora “ostacolato” da “volatilità e mancanza di scalabilità”.
Ora, con l’arrivo di un gruppo che mette insieme quasi 2,4 miliardi di utenti, viene spiegato, “il mondo ha davvero bisogno di una moneta digitale affidabile e di un’infrastruttura che insieme possano portare avanti la promessa di una ‘Internet of money'”.
Zuckerberg nel suo post su Facebook ha spiegato che il “denaro mobile” aumenta la sicurezza e “questo è particolarmente importante per le persone che non hanno accesso alle banche tradizionali”. “Ci sono circa un miliardo di persone che non hanno un conto in banca ma hanno un cellulare”, ha ricordato il fondatore del social network.
Cosa Cambia
La moneta elettronica Libra non viene vista per ora come un attacco di Facebook e partner al tradizionale sistema bancario, ma come una significativa incursione nel mondo dei servizi finanziari e dei pagamenti che non sarà antagonista ai player del settore.
Facebook intende trasformare le sue app in portafogli elettronici, opportunità vantaggiosa sia nei Paesi sviluppati che nei Paesi in via di sviluppo, dove, come sottolineato da Zuckerberg, gran parte della popolazione ha uno smartphone ma non un conto in banca.
Arriverà un sistema di pagamenti, più efficiente e inclusivo e meno costoso.
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