Reddito di cittadinanza si può rinunciare | Modulo Inps | Procedura | Iter
Reddito di cittadinanza si può rinunciare – È scoppiato nelle ultime settimane il “caso rinunce” per quanto riguarda il reddito di cittadinanza.
Anche se sia il presidente dell’Inps Pasquale Tridico che il ministro del Lavoro Luigi Di Maio hanno fortemente smentito il fatto che esista una platea abbastanza nutrita di beneficiari del sussidio delusi dagli importi troppo bassi che si sono visti riconoscere e pronti a rinunciarvi, sembra che anche l’Inps stia predisponendo degli strumenti per chi ha cambiato idea. O, anche, al fine di evitare che vi possano essere nuovi delusi in futuro.
Con particolare riferimento a quest’ultima categoria, infatti, l’istituto di previdenza sociale sta mettendo a punto il simulatore online del reddito di cittadinanza: si tratta di uno strumento che le persone interessate a richiedere il beneficio economico possono utilizzare al fine di ottenere una simulazione dell’importo spettante per il reddito o la pensione di cittadinanza. Inserendo determinati dati relativi a patrimonio e reddito sarà possibile sapere innanzitutto se si possiedono i requisiti necessari per ottenere il sussidio economico e poi il suo importo esatto; a quel punto il richiedente saprà se, per la sua specifica situazione, vale la pena o no ricevere il reddito di cittadinanza oppure rinunciare all’invio dell’istanza.
Tutte le ultime notizie sul reddito di cittadinanza
Ma, tornando alla possibilità di rinunciare al sussidio una volta accolta l’istanza e ricevute le prime mensilità, al momento non esiste un modulo specifico per fare rinuncia. L’Inps, però, sta approntando anche questa procedura.
Reddito di cittadinanza, come spendere i soldi del sussidio? Le spese ammesse e quelle vietate
La possibilità di tornare indietro per i beneficiari del nuovo sussidio, comunque, non era stata inizialmente presa in considerazione; questo perché l’Inps, di certo, non si aspettava che ci potessero essere così tante persone a voler rinunciare a causa degli eccessivi controlli e obblighi che comporta ricevere i soldi del reddito di cittadinanza a fronte di importi poco soddisfacenti.
Al momento, quindi, rimaniamo in attesa di specifiche e chiarimenti ufficiali da parte dell’istituto presieduto da Pasquale Tridico sulle modalità per la rinuncia che, quindi, diverrà possibile.
Una delle domande più frequenti è se si dovrà restituire quanto accreditato sulla RdC card o meno: il consiglio, nel frattempo, è di non utilizzarla nel momento in cui si è presa la decisione di fare a meno del sussidio.
Per fare rinuncia, peraltro, vengono prese in considerazione anche altre ipotesi, come quella di non procedere con il ritiro della carta una volta ricevuta la convocazione delle Poste, oppure di far decadere il beneficio ad esempio non presentandosi al Centro per l’Impiego quando inizieranno le chiamate: quest’ultima, in particolare, è un’opzione rischiosa e, quindi, a cui è meglio non ricorrere viste quelle che potrebbero essere le conseguenze.
Leggi l'articolo originale su TPI.it