Reddito di cittadinanza, Inps per tutti ti dice se hai i requisiti
Per verificare i requisiti di accesso al Reddito o alla Pensione di Cittadinanza, ma anche alle altre prestazioni erogate da Inps, è disponibile da oggi il questionario “Inps per tutti”. Un progetto presentato dal presidente Pasquale Tridico che “punta a raggiungere i cittadini più fragili, quelli che spesso non hanno le informazioni sui loro diritti”. Collegandosi
Il questionario, disponibile sul sito dell’Inps, servirà a sapere se si ha diritto alle seguenti prestazioni:
- Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza;
- assegno familiare dei Comuni;
- assegno di maternità dei Comuni;
- Bonus Bebè;
- premio alla nascita;
- bonus asilo nido;
- NASpI
- assegno sociale;
- invalidità civile.
Basterà collegarsi al portale dell’Inps (a questo link) e rispondere alle domande di un questionario sulla propria condizione per sapere a quali prestazioni si può avere accesso.
L’iniziativa è rivolta alle fasce più deboli della popolazione, come:
- persone in stato di povertà assoluta, senzatetto o senza fissa dimora;
- abitanti di Comuni distanti dagli uffici dell’Inps;
- utenti non consapevoli dei propri diritti.
Inps per tutti, le reazioni politiche
“Il progetto è importante perché potrebbe consentire di raggiungere 50 mila persone”, ha detto il premier, Giuseppe Conte, in un messaggio video alla presentazione del progetto. “Non devono essere i poveri a bussare alla porta dell’Inps, ha detto riferendosi al reddito di cittadinanza , bisogna fare di più, andare nelle stazioni, nelle mense, lì dove c’è bisogno”.
Il programma, infatti, in collaborazione con i comuni vuole raggiungere anche con unità mobili le persone più in difficoltà, a partire dai senza fissa dimora. “Dobbiamo intercettare il bisogno. Immaginiamo un istituto proattivo”, ha aggiunto Tridico.
“Provo una profonda emozione, è una bellissima giornata. Credo possa essere un punto di partenza che vede Inps e Comuni sul territorio per affrontare tutte le situazioni di emarginazione sociale”, ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
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