Reddito di cittadinanza modulo | Inps | Pdf da scaricare
REDDITO DI CITTADINANZA MODULO PDF – L’Inps ha pubblicato sul proprio sito tre differenti modelli per fare richiesta del reddito o della pensione di cittadinanza: SR180, SR181 ed SR182.
Nonostante trovarli non sia del tutto semplice perché non c’è un richiamo chiaro ed evidente né sull’homepage del portale dell’istituto di previdenza né su quella del sito ufficiale dedicato al nuovo beneficio economico, è già possibile scaricare i moduli per compilarli al fine di inviare la domanda dal primo giorno utile, mercoledì 6 marzo 2019.
Il percorso da seguire per trovare i moduli e poterli scaricare è il seguente: cliccare su Tutti i servizi, poi su Tutti i moduli e infine scaricare i tre differenti file pdf.
Qui potete scaricare il modello SR180, SR181 ed SR182.
Ricordiamo che per ricevere il reddito di cittadinanza già ad aprile è necessario fare la propria richiesta tra il 6 e il 31 marzo direttamente online (se in possesso di credenziali Spid) oppure recandosi in un ufficio postale o in un Caf.
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Reddito di cittadinanza moduli pdf | Come si compilano
Una volta scaricati i moduli è necessario compilarli seguendo le istruzioni riportate nelle prime 5 pagine; in esse è contenuto un riepilogo sia dei requisiti per poter ottenere il reddito/pensione di cittadinanza che dei vari adempimenti e obblighi previsti che delle comunicazioni da fare in caso di variazione del nucleo familiare o della situazione reddituale.
Terminate le pagine di istruzioni il pdf può essere compilato dal richiedente: nella prima parte – cioè nel Quadro A – egli non deve far altro che inserire i propri dati anagrafici. Fra le informazioni richieste anche il numero di documento, il numero cellulare e un indirizzo mail.
Passando poi al Quadro B, questo è dedicato ai requisiti di residenza e cittadinanza: compilandolo e sottoscrivendolo il richiedente dichiara di esserne in possesso.
Nel Quadro C, invece, il richiedente sottoscrive il possesso dei requisiti familiari e di aver adempiuto ai relativi obblighi a livello di Isee e DSU.
Il Quadro D è poi dedicato ai requisiti economici del richiedente e del suo nucleo familiare; con la sua sottoscrizione egli certifica di essere in possesso dei requisiti relativi ai beni immobiliari. In questa stessa sezione, inoltre, viene dichiarato di avere un mutuo e, quindi, di richiedere anche quella parte del RdC dedicata agli intestatari di un prestito bancario.
Il Quadro E è invece la parte dedicata alla dichiarazione di svolgimento di attività lavorative che non compaiono nel modello Isee. Per questa parte è necessario che il richiedenti controlli la propria DSU: se essa è stata rilasciata entro il 31 agosto 2019 allora bisogna prendere in considerazione le attività di lavoro iniziate dal 1 gennaio 2017, mentre se la DSU è successiva a quella data va data comunicazione delle attività iniziate dal 1 gennaio 2018.
Nel Quadro F vanno invece dichiarate le condizioni necessarie per godere del beneficio; deve infatti essere spuntata dal richiedente l’autodichiarazione relativa a particolari condizioni della famiglia. Anche i suoi componenti devono certificare il rispetto degli obblighi previsti dalla legge: come ad esempio l’obbligo di presentare la DID, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro al Centro per Impiego. Essa deve essere presentata entro 30 giorni dal riconoscimento del RdC.
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Altra dichiarazione è poi quella relativa alla consapevolezza di esclusione dal beneficio per chi ha presentato dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti la richiesta (ad esclusione delle dimissioni per giusta causa).
Le dimissioni – come anche gli eventuali stati detentivi o di ricovero da parte dei componenti familiari del richiedente il beneficio – devono essere immediatamente comunicate, pena la decadenza del sussidio.
In caso di variazioni relative all’occupazione lavorativa, comunque, è necessario compilare e presentare il modello Rdc/Pdc – Com Esteso.
Infine il Quadro G, che contiene tutti gli impegni alla sottoscrizione della dichiarazione: in esso si attestano infatti, oltre il possesso di DSU ai fini Isee, anche di aver compreso tutti i requisiti e le informazioni utili alla presentazione della domanda e la consapevolezza delle responsabilità penali riguardo dichiarazioni mendaci. Tale consapevolezza deve essere estesa a tutti i componenti del nucleo familiare, i quali devono essere informati del fatto che sui dati dichiarati possono essere fatti dei controlli.
Nello stesso quadro si dichiara poi la consapevolezza che l’importo del RdC può mutare in base ai redditi percepiti , che vi sono pene pari al 20 per cento del beneficio stesso e che in caso di non veridicità delle dichiarazioni rese scatta la revoca o la decadenza del beneficio (con eventuali sanzioni economiche e penali).