Pubblica amministrazione corso di laurea: la proposta di Giulia Bongiorno
Pubblica amministrazione corso di laurea | “Oggi c’è un grosso problema per i giovani, non riescono a trovare lavoro quando escono dall’università”. Era quanto osservato dal ministro per la Funzione Pubblica Giulia Bongiorno nel corso del Forum PA, il più importante evento annuale dedicato alla pubblica amministrazione e agli strumenti utili per la sua modernizzazione.
In quella occasione la Bongiorno aveva annunciato l’intenzione “con il ministro dell’Istruzione Bussetti di creare un corso che permetta al ragazzo che studia all’università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella PA”. Questo secondo il ministro permetterebbe “a chi si iscrive all’università di sapere che ha questa opportunità” e, inoltre, “permette alla PA di assumere ragazzi, perché non è possibile che si entri nella PA soltanto a 35 anni”.
Il ministro, spiegando la proposta, aveva anche affermato che questa sarebbe ben presto stata inserita in un disegno di legge: in una recente intervista rilasciata all’Agi, infatti, la Bongiorno ha confermato di essersi fatta carico di questa iniziativa, la quale potrebbe diventare molto presto realtà.
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Secondo quanto riferito dal ministro in quota Lega del governo Conte, infatti, la misura che ha l’obiettivo di consentire l’accesso a giovani di 25 e 26 anni nei pubblici uffici potrebbe essere introdotta già da giugno con un apposito provvedimento.
Bongiorno ne ha parlato anche a Tagadà, la trasmissione in onda su La 7. “Vedo che ci sono troppi giovani che quando escono dall’università non sanno cosa devono fare e poi questo concorso nella Pa lo fanno spesso tardi, anche perché finora era tutto bloccato, io sto sbloccando il turnover”, è infatti stata la sua premessa prima di passare a parlare del funzionamento di questo corso di laurea ad hoc per il pubblico impiego: “A 18 anni si esce dalla scuola: se il giovane decide di investire la sua vita nella Pa, fa un concorso adatto a un diciottenne ed entra nella facoltà in cui si specializza in pubblica amministrazione”, mentre poi, ha chiarito sempre la Bongiorno, “il concorso glielo faccio il quarto anno” in modo da permettere l’accesso nella Pa di “gente di 25-26 anni”.
Sempre all’Agi il vertice della PA spiegava di voler “offrire certezze” e di voler organizzare concorsi “su base territoriale che, favorendo il reclutamento dei candidati da parte delle amministrazioni ubicate nelle regioni o nelle province indicate nel bando e consentendo di conoscere in anticipo le potenziali sedi di destinazione, mettano un freno al fenomeno della migrazione”.