Precari Anpal, è scontro in maggioranza. “La ministra Catalfo ci ha illusi”
Sui precari Anpal servizi si gioca la partita che agita lo scontro tra i grillini e il resto della maggioranza.
Al centro del dibattito vi sono gli emendamenti al decreto “Salva Imprese”, in fase di conversione di legge al Senato. E in particolare su un punto: la stabilizzazione dei 654 precari dell’agenzia per le politiche attive guidata dall’italoamericano Mimmo Parisi e finita nell’occhio del ciclone per aver assunto i 2.980 navigator del reddito di cittadinanza.
“Il decreto si discute domani, il tavolo è ancora aperto. C’è uno scontro nella maggioranza tra Pd, Italia Viva e Leu che vogliono mettere in sicurezza le stabilizzazioni di tutti i precari nel decreto che riguarda la crisi occupazionale di Anpal servizi contro i Cinque Stelle”, spiega a TPI Marco Filippetti del coordinamento precari anpal servizi e del sindacato CLAP.
“Il governo, lato Cinque Stelle, chiede il ritiro degli emendamenti. Con il decreto Imprese, in discussione da lunedì al senato, all’articolo 4 si rimanda all’azienda la definizione delle stabilizzazioni. Parisi insieme ai Cinque Stelle ha preso questo input giuridico e ha fatto sapere di voler fare un nuovo piano di assunzioni di 410 persone, neanche 654, dove di fatto non stabilizza ma fa un nuovo concorso pubblico”.
Una situazione che non sta bene ai già super formati e preparati precari Anpal:
“È una situazione pazzesca dove, oltre ad aver assunto altri 3.000 precari con i navigator, invece di stabilizzare noi, ne assumono di nuovi. Menomale che la ministra Catalfo appena eletta aveva detto di volerci stabilizzare”.
Dunque Parisi e la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo vorrebbero stabilizzarne meno di un terzo, gli emendamenti arrivati da Italia Viva e LeU puntano a stabilizzarli tutti.
Il governo ha chiesto ai senatori di Italia Viva e LeU di ritirare gli emendamenti in cui si chiede la totale stabilizzazione dei precari storici di Anpal. E i senatori hanno rimandato la richiesta al mittente.
La tensione è alta e non sono escluse sorprese. I precari, dal canto loro, sono preoccupati di questa diatriba che sembra assumere sempre più i contorni di una contesa politica pronta a escludere i loro reali interessi. Nel frattempo il dibattito mette sotto la lente di ingrandimento la difficile convivenza tra i Cinque Stelle e chi oggi prima si ritrovava all’opposizione.
Nel frattempo, è da poco stata diffusa la notizia per cui si è finalmente raggiunta un’intesa tra la Regione Campania e Anpal dopo l’incontro tra i due Presidenti Vincenzo De Luca e Domenico Parisi.
Dopo mesi dunque la vicenda si è risolta, o quasi: saranno contrattualizzati i 471 navigator della regione Campania, ma non stabilizzati.
Nel mese di maggio la selezione dei Navigator Campania aveva subito un arresto: il Presidente Vincenzo De Luca e l’Assessore al lavoro e alle risorse umane Sonia Palmeri avevano preso posizione sulla convenzione Anpal a causa della tipologia contrattuale, che avrebbe fatto ricadere gli aspiranti candidati in stato di disoccupazione al termine dei 2 anni stabiliti.
E a metà mese (15 maggio) sia il Presidente (tramite Facebook) che l’Assessore (in una intervista) avevano dichiarato che le procedure stabilite dall’Anpal per l’assunzione dei Navigator non avrebbero avuto effetto in Campania.
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