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Sono ancora troppo poche le donne CEO in Italia. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Gender Diversity Index di EWOB (European Women on Boards) che analizza la partecipazione delle donne alla corporate governance delle più grandi società europee quotate nell’Indice STOXX 600 Europe o, in alcuni paesi, negli indici delle borse nazionali. La ricerca ha interessato 19 paesi e 668 aziende, di cui 33 italiane.
Il valore dell’indice è compreso tra zero (nessuna equità di genere) e uno (massima equità di genere), in Italia è di 0,62 e ci posiziona al sesto posto con una media leggermente superiore a quella europea (+0,03) e inferiore di 0,10 punti rispetto al paese con il miglior punteggio, ovvero la Norvegia (0,72). Al secondo posto la Francia, seguita da Regno Unito, Finlandia e Svezia. Il rapporto indica anche in quali paesi è presente un vincolo normativo legato alle quote femminili nei consigli di amministrazione, com’è per Italia, Francia e Norvegia, ma non per Regno Unito, Finlandia e Svezia.
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