Impronte digitali Legge Concretezza | Furbetti del cartellino | Truffe
Impronte digitali Legge Concretezza – Pronto il regolamento, previsto dalla legge Concretezza, sulle impronte digitali per la verifica degli accessi a lavoro dei dipendenti pubblici. Il regolamento sarebbe stato inviato proprio oggi al Garante della privacy.
A seguire sarà mandato, per i relativi pareri, alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato. I decreti attuativi relativi all’istituzione del Nucleo per la Concretezza saranno, invece, ultimati entro settembre 2019.
Impronte digitali Legge Concretezza | Il commento della Bongiorno
La ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha commentato subito l’entrata in vigore della legge Concretezza: “Felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della P.a, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l’assenteismo finalmente incisivo: fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. È finita l’epoca delle truffe”.
“Sistema di ‘fraudolenta solidarietà’ per timbrare? Se fosse riscontrato quanto emerge dalle indagini (di Molfetta, ndr) sarebbe gravissimo! Con le impronte digitali stop ai truffatori e alla ‘fraudolenta solidarietà'”, twitta sempre Bongiorno, riferendosi proprio al nuovo caso di ‘furbetti del cartellino’, con trenta indagati nell’ospedale di Molfetta (Bari).
Impronte digitali Legge Concretezza | Cosa dice il dl
Composto da sei articoli, il ddl Concretezza, collegato alla manovra finanziaria e appena licenziato dal Senato, ha come norme più rilevanti quelle che prevedono l’istituzione del nucleo della Concretezza, cui spetta il compito di assicurare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, la realizzazione delle misure previste dal “Piano triennale delle azioni concrete”, anche attraverso sopralluoghi e visite per il contrasto ai cosiddetti “furbetti del cartellino”.
Proprio per contrastare questo fenomeno, il provvedimento introduce sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza per verificare l’osservanza dell’orario di lavoro dei pubblici dipendenti.
Sono previste inoltre modifiche e integrazioni alle norme sulle procedure per le assunzioni e la predisposizione di piani triennali dei fabbisogni di personale, tenendo conto dell’esigenza di assicurare il ricambio generazionale, e l’autorizzazione all’avvio delle procedure concorsuali e relative assunzioni nel triennio 2019-2021.
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