Concorso Mibac 2019: domani scade il termine per iscriversi
Mancano solo poche ore per potersi iscrivere al concorso Mibac 2019: il bando del Ministero per i Beni e le Attività culturali mette a disposizione 1.052 posti a tempo indeterminato. In particolare, si tratta di posizioni per personale non dirigenziale da inquadrare nella II Area, posizione economica F2, nel profilo professionale di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza del Mibac.
Per partecipare al concorso bisogna inviare la propria domanda entro e non oltre il 23 settembre 2019 esclusivamente per via telematica compilando il modulo on line tramite il sistema “Step-One 2019”, all’indirizzo internet https://www.ripam.cloud. Il costo per la partecipazione al concorso è di 10 euro.
Da segnalare che la stessa scadenza è prevista per un altro concorso molto ambito, quello indetto dal Ministero dell’Ambiente che mette in palio 251 posti (qui tutte le informazioni).
La ripartizione dei posti
Il concorso Mibac 2019 mette in palio 1.052 posti a tempo indeterminati, così ripartiti a livello geografico:
- 30 in Abruzzo
- 18 in Basilicata
- 64 in Calabria
- 200 in Campania
- 51 in Emilia Romagna
- 7 in Friuli Venezia Giulia
- 198 nel Lazio
- 48 in Liguria
- 77 in Lombardia
- 15 nelle Marche
- 14 in Molise
- 57 in Piemonte
- 36 in Puglia
- 14 in Sardegna
- 2 in Sicilia
- 155 in Toscana
- 20 in Umbria
- 46 in Veneto
Come specificato nel bando, inoltre, di questi posti “il trenta per cento è riservato ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai volontari in servizio permanente, nonché agli ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in possesso dei requisiti previsti dal bando”.
Concorso Mibac 2019 | I requisiti
Per l’ammissione al concorso Mibac 2019 sono richiesti i seguenti requisiti:
- essere cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente nonché cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato
- età non inferiore ai 18 anni
- diploma di istruzione secondaria superiore
- idoneità fisica all’impiego
- godimento dei diritti civili e politici
- non aver riportato condanne penali
Concorso Mibac 2019 | Prove selettive
Secondo quanto spiegato nel bando, il concorso Mibac 2019 per vigilanti prevede una serie di prove nell’ambito di una procedura di selezione che sarà gestita dalla Commissione Ripam, la quale si avvarrà a sua volta di Formez Pa.
Innanzitutto ci sarà una prova preselettiva, poi una prova scritta e una orale. La prima fase, quindi la preselettiva, consisterà in un test da svolgere in un tempo massimo di sessanta minuti e composto da 60 quesiti a risposta multipla utili a verifica:
- la capacità logico-deduttiva
- di ragionamento logico-matematico
- di carattere critico verbale
Altri 20 quesiti saranno poi volti a verificare il grado di conoscenza degli elementi generali di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio), del patrimonio culturale
italiano e della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. La prova preselettiva potrà essere superata da un numero di candidati pari a cinque volte il numero dei posti messi a concorso.
Per quanto riguarda invece la prova scritta del concorso Mibac 2019, anche questa sarà composta da quesiti a risposta multipla vertenti le seguenti materie:
- elementi di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio)
- nozioni generali sul patrimonio culturale italiano
- elementi di organizzazione, ordinamento e competenze del Ministero
- elementi di diritto amministrativo
- normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione
Nell’ambito della medesima prova, chiarisce sempre il bando, si procederà “all’accertamento della conoscenza della lingua inglese, delle tecnologie informatiche e della comunicazione e del
Codice dell’amministrazione digitale”.
Infine la prova orale, che consisterà in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati sulle materie della prova scritta.